Towards the altar of a God unknown. Il conflitto di Carlo Gabriele Tribbioli

Un viaggio in Liberia. Un reportage di guerra. Una condizione umana. Carlo Gabriele Tribbioli  (1982) presenta Towards the altar of a God Unknown, non solo una mostra, anche un libro, non solo un’istallazione, anche un film.

Federica Schiavo Gallery porta nella sua sede milanese, per la seconda volta, l’artista romano: per riflettere su una tematica tutta umana attraverso una collezione di oggetti e di frammenti.

La guerra letta come archetipo della condizione dell’uomo diventa la protagonista indiscussa delle immagini esposte, create in gran parte a quattro mani con il regista e filosofo Federico Lodoli. 

Seguendo quella che è la sua consueta pratica artistica, basata sulla costruzione di un progetto, da montare, da seguire, da cambiare, Gabriele Tribbioli raccoglie i più diversi materiali per dare una forma alla sua ricerca attraverso differenti mezzi espressivi.

Carlo Gabriele Tribbioli
Intorno l’altare di un Dio sconosciuto, 2018 – installation view at Federica Schiavo Gallery Milano, Room 1 – courtesy Federica Schiavo Gallery, ph. Andrea Rossetti

Spaziano dai lavori grafici, visibili in galleria, alla pubblicazione editoriale, attraverso la realizzazione e la presentazione del testo Towards the altar of a god unknown – composto da tre capitoli con scritti sia di Lodoli, che introduce le premesse del lavoro, sia di Tribbioli, con le  sue memorie di viaggio (Edizioni Humboldt Books Milano, realizzato in collaborazione con Fondazione Baruchello) – , fino ad arrivare all’immagine in movimento.

Il tutto per raccontare, partendo dall’esperienza reale vissuta dall’artista in Liberia tra l’ottobre 2011 e il marzo 2014, cosa significa conflitto: non solo come guerra sul campo, ma anche e soprattutto, come condizione umana imprescindibile e senza tempo. 

Brevi segmenti di video, in cui soldati e generali portano il proprio vissuto in prima persona, compongono il film Frammento 53 (produzione Federica Schiavo Gallery e Ring Film). Una collezione di immagini che va oltre la semplice testimonianza: senza riferimento al contesto storico o a quello strettamente personale, diventano “schizzo” della condizione universale dell’uomo.

Le immagini, riprese con la video camera a mano, mettono lo spettatore di fronte a questa essenza, in continua tensione, come se a trovarsi davanti alla guerra sia proprio lui stesso, negli occhi di chi parla.

Così, l’osservatore attento, può cogliere nell’interezza delle opere esposte tutti e tre gli spunti, i punti di vista, le tre prospettive che vengono indagate attorno alla tematica del conflitto, sintetizzate in un unicum continuum.

Carlo Gabriele Tribbioli
Indra / Zai Town, 2018 – courtesy Federica Schiavo Gallery, ph. Andrea Rossetti

Nell’opera Altars, le immagini dei campi di battaglia, i simboli e le nomenclature che indicano i luoghi fisici chiave della presenza reale del conflitto e della concretezza dell’esperienza, si accostano alle immagini di divinità ancestrali che vanno a ricordare quella componente legata al potere cosmologico dello scontro.

Generazione e distruzione, gli opposti conviventi, l’essere umano come sintesi di una continua lotta, per la sopravvivenza, per la nascita, per la comprensione di sé, nella natura, contro la natura, sono raccontati da queste istallazioni e da un video, già presentato alla Biennale de l’Image en Mouvement di Genève. Towards the altar of a God unknownun porta in un’atmosfera immersiva in grado di far cogliere la battaglia che si sta svolgendo, anche adesso, nell’essere umano, nelle testimonianze reali di un vissuto di viaggio.

Sara Cusaro 

 

CARLO GABRIELE TRIBBIOLI

TOWARDS THE ALTAR OF A GOD UNKNOWN 

9 Febbraio – 16 Marzo 2018

Federica Schiavo Gallery, Via Michele Barozzi 6, Milano

www.federicaschiavo.com

Immagine di copertina: Intorno l’altare di un Dio sconosciuto, 2018 –  installation view at Federica Schiavo Gallery Milano, Room 1 – courtesy Federica Schiavo Gallery, ph. Andrea Rossetti