Dentro la foresta. Nebulae, fotografie di Ellie Davies

La foresta ci attrae, sempre. Luogo proibito, pericoloso, nasconde sorprese e ci chiama a sé con il fascino del buio, dell’ombra. Così è la foresta di Ellie Davies (1976). Fotografa di origine inglese, è cresciuta proprio lì, a contatto con questo ambiente, nei pressi della New Forest nel sud dell’Inghilterra.

Con le sue immagini, quattordici per la mostra Nebulae, l’artista trasforma la galleria Patricia Armocida in un luogo inquieto, carico di suggestioni differenti.

Il titolo racchiude un richiamo a qualcosa di misterioso, nebuloso appunto, che è però anche un oggetto fisico che appartiene all’ampiezza dello spazio celeste. All’interno di questo elemento, un po’ terreno, un po’ aereo, Ellie Davies accompagna lo spettatore. O forse, è meglio dire che lo abbandona, lì sul confine, al limitare del buio. Perché con i suoi scatti lo vuole attrarre, richiamandolo verso questo luogo sconosciuto in grado di metterlo in contatto con sé stesso, capace di regalargli un incontro intimo con l’ambiente circostante.

Ellie Davies
Nebulae – exhibition view, Galleria Patricia Armocida, Milano, 2018 – courtesy of Galleria Patricia Armocida

Attraverso la natura, nella sua duplice esistenza di elemento esteriore ed essenza, la fotografa innesca un gioco di seduzione fatto di immagini e silenzio.

Abituato a una vita lontana dall’elemento naturale, l’uomo corre oggi solo lungo il limitare di questa foresta: non si ha mai la vera e profonda percezione di quello che è l’elemento ambiente, perché vissuto in modo filtrato, tanto dalla tecnologia e dai media, quanto dalla nostra idea di bellezza dello spazio, che scardina la reale percezione.

Per tornare a sentire, l’artista ricerca un nuovo e più profondo contatto con ciò che è il nostro vero habitat. Per scattare le fotografie, si ritira nel silenzio solitario della foresta. Qui porta lo spettatore, in quell’attimo sospeso di disorientamento.

Il primo impatto con questa nuova condizione circostante si trova in Between the Trees, serie da cui sono ripresi alcuni scatti in mostra. Lo stato di isolamento si distende dalla sua iniziale tensione di incomprensione, in una percezione più fine, che si rivela nuova consapevolezza. Si è coinvolti nell’universo, nella sua concreta presenza. Una verità imprescindibile, che spesso si tende a dimenticare, traspare dalle immagini dell’artista: l’ambiente riprende forma, lasciando in bocca un sapore di mistero e magia tali da permettere allo sguardo di andare ancora oltre.

L’occhio si supera, l’immobilità del paesaggio fermato sulla carta, diventa magnetico, pervasivo. Si è sopraffatti da questa profondità costellata di oggetti cristallizzati. La si contempla nelle opere tratte dalla serie Stars, con stupore quasi infantile.

Ellie Davies
Stars 5 – Digital C-Type Prints on Fuji Crystal Paper, 80x120cm, 2014-2015 – courtesy of Galleria Patricia Armocida

Questo “sguardo oltre” viene spinto dalla curiosità, il sentiero è disegnato da un vago ma potente ricordo di miti e favole che vivono la foresta. Con la serie Smoke and Mirrors ci si ritrova a vedersi all’interno. Si viene cullati da diverse narrazioni, dentro un luogo sintesi di realtà e fantasia, dentro un paesaggio plasmato da una precedente idea di bellezza, dentro di sé.

Si è giunti nell’inconscio, nel passaggio che ha permesso di superare l’allontanamento dell’uomo attuale dal mondo naturale: ora si può osservare con una consapevolezza maggiore come esso plasmi la nostra forma. È l’azione che l’ambiente porta su di noi, suoi abitanti.

Sara Cusaro 

 

ELLIE DAVIES

NEBULAE 

17 Gennaio – 15 Aprile 2018

GALLERIA PATRICIA ARMOCIDA – Via Argentai, 24 – Milano

www.galleriapatriciaarmocida.com

Immagine di copertina : Between the Trees 3 – Digital C-Type Prints on Fuji Crystal Paper,  80×120 cm, 2014 – courtesy of Galleria Patricia Armocida