INTERSPECIE

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In biologia si definisce “interspecifica” qualsiasi relazione fra organismi appartenenti a specie diverse all’interno di uno stesso ecosistema. Le relazioni interspecifiche comprendono, tra le altre, predazione (il rapporto fra predatore e preda), parassitismo (in cui un organismo parassita beneficia della relazione danneggiando un organismo ospite) e mutualismo (entrambi gli organismi traggono vantaggio della relazione).
La coesistenza di organismi appartenenti a specie e regni biologici differenti ha da sempre costituito la base della vita terrestre, garantendo un equilibrato sistema di nascita e morte che permette la sopravvivenza dell’immensa varietà biologica del nostro pianeta. Anche l’essere umano, senza eccezioni, fa parte di questo complesso sistema. Intrinsecamente legati a ciò che ci circonda – dall’organico all’inorganico, dal visibile all’invisibile – siamo però inebriati da uno sviluppo antropico che solo apparentemente prende le distanze dall’ambiente in cui viviamo. La manipolazione estrema degli elementi naturali che noi utilizziamo crea un filtro, rendendoli quasi artificiali ai nostri occhi. Questo contribuisce al progressivo annebbiamento della nostra consapevole appartenenza a un ecosistema di cui, nel tempo, siamo diventati parassiti.
Interspecie nasce con l’obiettivo di diradare questa nebbia, analizzando il lavoro di artisti e professionisti che riconoscono nei processi naturali e nella loro rielaborazione un potenziale creativo, in grado di colmare le distanze e raccontare le relazioni umane alla luce dei nostri rapporti con le altre specie. L’arte contemporanea, e in particolare quella che viene definita “bioarte”, può aiutare a riflettere sulle modalità di sviluppo di relazioni sostenibili e proficue, partendo da un presupposto semplice: l’assenza completa di piedistalli e prospettive preferenziali.