Nicola Gobbetto è nato nel 1980 a Milano, città dove oggi vive e lavora. Dopo essersi laureato presso L’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2006, sviluppa una ricerca estetica che lo conduce alla ricerca dell’Io attraverso un percorso fra mito, racconto e leggenda. Le sue opere danno vita a un universo postmediale dove i livelli culturali si mischiano gioiosamente, dove l’arte scende da ogni piedistallo e dialoga con il fruitore senza alcun timore di farsi bella e comprensibile, restando però ricca di livelli di senso.
Da quanto tempo fai l’artista e quali differenze noti fra i tuoi esordi e oggi?
Da esattamente venti anni. Quando ho iniziato era tutto più lento, era più facile godersi il momento, selezionare, dedicarsi alla ricerca e alla produzione. Avevamo meno stimoli, meno impegni e meno distrazioni. Allo stesso tempo, oggi, è più semplice lavorare a un progetto grazie all’utilizzo di internet e della tecnologia ma, soprattutto, dei social che aiutano sicuramente a promuovere il proprio lavoro. È sempre più importante rimanere aggiornati su tutto, scambiare opinioni, mantenere contatti e viaggiare.
Quali tematiche trattano i tuoi lavori e che progetti hai in programma?
Ho sempre lavorato sulla ricerca dell’Io traendo ispirazione da miti, fiabe, leggende, dal mondo del cinema e dello sport. Sto lavorando a un progetto per la nuova sede di Dimora Artica a Milano con cui collaboro da qualche anno.
Come ti rapporti con la città in cui vivi?
Milano è la città in cui sono nato e trovo che oggi sia diventata molto attiva in diversi settori. Non ho mai sentito la necessità di spostarmi altrove perché sentivo che si stava allineando con il resto del mondo, e non sbagliavo. Il mio rapporto con la città e molto vivo. Durante la settimana sono sempre in giro famelico di stimoli. Utilizzo i fine settimana per riordinare i pensieri, fare ricerca e produrre.
Cosa pensi del sistema dell’arte contemporanea?
Il sistema dell’arte contemporanea è forse più complesso oggi. È più facile a livello di connessioni ma è diventato sicuramente molto competitivo.
Di quale argomento, oggi, vorresti parlare?
Le ultime mostre trattavano temi legati al corpo in relazione alla propria emotività. È il mio tentativo di tracciare l’identikit di un eroe contemporaneo. Oggi vorrei portare avanti questa ricerca ma avrei anche voglia di collaborazioni con altre menti creative.
A cura di Marco Roberto Marelli
Instagram: nicola_gobbetto
Caption
Nicola Gobbetto – Courtesy l’artista
Nicola Gobbetto, You can fix it if it’s broken, but you can still see the crack (Apollo), 2019 – Collage digitale stampato su pvc montato su telaio, 100x100x5cm – Courtesy Galleria Fonti, Napoli.
Nicola Gobbetto, You can fix it if it’s broken, but you can still see the crack (Torso maschile), 2019 – Collage digitale stampato su carta fotografica montato su forex, 50x70cm – Courtesy Galleria Fonti, Napoli.