Un viaggio non inizia mai dalla partenza. L’avvio del tutto si trova prima, nella sua progettazione e nella sua preparazione. Con un buon mese di allenamento è iniziato Dislivello, il percorso fisico e artistico intrapreso da luglio 2017, da Nicolò Colciago e Stefano Comensoli.
In collaborazione con Dolomiti Contemporanee, i due artisti, che già da anni lavorano in stretto rapporto all’interno del contenitore artistico Spazienne, hanno dato vita a un interessante percorso che si inserisce nell’ambito di Progettoborca.
Perché si possa capire cos’è Dislivello è necessario sentirlo. Dirlo cammino, percorso o avventura non è sufficiente a comprenderne ogni sfaccettatura: si compone di alti e bassi, di attraversamenti e dinamismi.
Sono partiti da Garbagnate Milanese, dove Nicolò e Stefano condividono lo studio/magazzino sede operativa di Spazienne, hanno raggiunto a piedi, con un viaggio durato 19 giorni, Borca di Cadore, trovando uno spazio per la loro residenza durata ventidue giorni presso l’ex villaggio ENI.
Il viaggio è iniziato con la volontà di colmare lo spazio, non solo fisico, che separa i due luoghi attraverso l’osservazione del paesaggio e la sua contaminazione.
La prima creazione, un Segnavia, il logo di Dislivello, è diventata il simbolo di questa distanza riempita: uno stancil, applicato alle più diverse superfici attraverso uno spray da cantiere, tipico materiale visibile nel contesto urbano provinciale di partenza, è usato come segnavia, per ricalcare una necessità tipicamente di montagna, luogo verso cui si sono diretti.

Tutto il percorso è stato poi “segnato” attraverso gli assemblaggi lasciati in loco. Sono stati realizzati con l’utilizzo di materiali “rubati” al paesaggio circostante, modalità di lavoro tipica dei due artisti: gli Arrangiamenti sono nati dalla capacità di dialogare e comunicare con la materia senza che questa sia sottomessa a un volere altro che non le appartiene.
Punti nel cammino lasciati come traccia: le orme di quello che doveva essere un viaggio da raccontare per tutta la sua durata anche tramite Instagram.
Usando il social network come archivio di viaggio, la ricerca è stata continua, in una ripresa consapevole di elementi visivi, prendendo la forma di uno studio itinerante. Solo la mente e il corpo, in una condizione di continuo movimento, hanno potuto essere il luogo di raccolta delle idee.
Un percorso tanto artistico quando personale, Dislivello ha rivelato come si vive a diverse velocità, il corpo è più lento del pensiero, la mente più veloce dell’occhio.
È necessario imparare a rapportarsi con questo per vivere a pieno l’indagine artistica. Dislivello è stato rivissuto e risentito attraverso una traccia audio. Creata traducendo in suoni in valori dati dal profilo altimetrico e dai tempi di percorrenza, inizia in un accordo, il suono del diapason, e arriva al suo punto più alto, nel suono più greve, non per forza piacevole. Venti minuti di “musica” per raccontare quarantuno giorni in modo totalizzante, dai momenti di gioia alla fatiche.
Questo suono si è sentito all’interno di Risulta, il “punto di arrivo”, dopo la stanchezza, dopo la difficoltà, la sete e la soddisfazione. Quest’opera è nata come una scultura da vivere, che permettere di percepire la coesistenza di vita e ricerca artistica: un ottagono irregolare la cui forma si inserisce nella montagna, un’opera d’arte abitabile, ospitale, per accogliere tutto quanto è stato fatto proprio nel tragitto. Eppure non è un posto per restare.

Stefano e Nicolò sono partiti con gli zaini pieni di attrezzi per creare le loro opere, li hanno poi abbandonati lungo il percorso. Sono partiti con delle aspettative che sono state poi smentite dal viaggio stesso. Si sono trovati a vivere “l’accumulo liberatorio e lo scarico come elemento condensato”1. Hanno scelto consapevolmente cosa tenere per poi trasmettere la propria energia canalizzandola e strutturandola all’interno del materiale. Sono arrivati alla fine per continuare il loro work in progress come “un omone grande e grosso che recita poesie con voce roca”2.
Sara Cusaro
NICOLÒ COLCIAGO – STEFANO COMENSOLI
DISLIVELLO
Partenza: Magazzino – via per Cesate 64 – 20024 Garbagnate Milanese (MI)
Arrivo: Villaggio ENI – via Metanopoli – 32010 Borca di Cadore (BL)
Lunghezza percorso: 484 km
Periodo viaggio: 19 luglio – 7 agosto 2017
Durata viaggio: 19 giorni
Periodo residenza: 8 agosto – 30 agosto
Durata residenza: 22 giorni
OPENSTUDIO FUOCOPAESAGGIO – PROGETTOBORCA
Immagine di copertina: Stefano Comensoli / Nicolò Colciago – Dislivello, 2017 – courtesy Spazienne
Note:
1) Annika PETTINI, Progetto Dislivello, 2017.
2) Estratto dal portfolio degli artisti.