Fino al 18 giugno, presso la galleria Opere Scelte di Torino, si potranno visitare le mostre personali degli artisti Andrea Fiorino (Augusta, 1990) e Gianmaria Giannetti (Milano, 1974). The Family / Il mondo mondeggia alle cose che non esistono è una esposizione in collaborazione con la galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni. Vite curiosamente complementari, quelle dei due artisti: da una parte Fiorino, nato ad Augusta e trasferitosi a Milano, dall’altra Giannetti, nato a Milano ma trasferitosi a Bari. L’uno con uno sguardo introspettivo e carismatico, che a partire dal tema della famiglia affronta il senso di ciò che sono i legami, siano essi naturali, biologici, o legali che dir si voglia, utilizzando come riflessione l’esperienza diretta data dal suo stesso nucleo affettivo. L’altro, ironico e volutamente provocatorio, partendo dall’affinità con Georges Seurat e col suo cromoluminarismo, ridisegna e rielabora alcune delle opere del maestro postimpressionista, cercando di accendere un dialogo tra presente e passato.
In “The Family” l’ideale della famiglia è piegato e messo in discussione da Fiorino utilizzando pittura e scultura, media uniti e potenziati da colori brillanti e contrastanti. L’allestimento introduce lo spettatore nel cuore dell’albero genealogico dell’artista, che si rappresenta insieme alle teste della madre, del padre, e del fratello. Da ognuna di esse si dilungano fili dorati che suggeriscono un’ascensione, un percorso verticale attraverso cui leggere anche lo scarto generazionale presente tra ciascun soggetto. Ad evidenziare il legame più forte e viscerale, comunque, sono i due tondi in terracotta sulla parete opposta, raffiguranti l’artista e il fratello: le fibre di tessuto cremisi che essi promanano si cercano e finiscono con l’intrecciarsi a terra, unite anche se i due personaggi non si guardano. Sulla parete di fondo una tela allude alle rappresentazioni sacre che per secoli hanno dominato il tema e la sua lettura, imponendo significati che ancora oggi ci intrappolano, ed è qui che la critica dell’artista si fa più acuta. Sono infatti tre uomini quelli rappresentati: il padre, la madre e il figlio. Ai lati, ancora due abbracci fraterni, a formare un trittico ideale di edenica libertà. E ogni personaggio guarda dritto lo spettatore, come per incitarlo a prendere voce.

Cosa sarebbe successo se Seurat non fosse morto a trentadue anni? La perdita precoce di tante figure del passato ci potrebbe far pensare a questa domanda, su cui si basa l’ultimo nucleo pittorico di Gianmaria Giannetti. Partendo da immagini che ci sono fin troppo note, Giannetti critica la perdita di senso a cui alcune di esse, iconiche nel mondo dell’arte, sembrano condannate. Colpevoli la disattenzione da una parte e un’abitudine pressante a vedere sempre le stesse immagini, dall’altra, l’artista interviene su volti e fisionomie, sovrapponendo nuove immagini dallo spirito ironico e volutamente pop, per ravvivare un dialogo troppo spesso dato per scontato fra noi ed il passato. Il gesto un po’ naïf e un po’ provocatorio di ricoprire un qualcosa di preesistente, si avvicina alle tendenze di quella street-art che trova nella protesta la sua principale ragion d’essere. Resta da domandarsi se soffocare un’immagine con un’altra possa considerarsi la scelta migliore per instaurare un dialogo.
Claudia Contu
ANDREA FIORINO / GIANMARIA GIANNETTI
THE FAMILY / IL MONDO MONDEGGIA ALLE COSE CHE NON ESISTONO
Dal 13 maggio al 18 giugno 2016
GALLERIA OPERE SCELTE – Via Matteo Pescatore 11/d, Torino.