GAFFdabasso, spazio milanese parte del progetto fondato da Fabio Farnè LOCALEDUE, ha deciso di presentare la sua ultima mostra, prima della chiusura, durante il festival Spazi 2018.
Quando è nato GAFF, da quali idee si è sviluppato?
Fabio Farnè: GAFF nasce a Milano nel 2008; è un appartamento in zona Stazione Centrale all’interno di un palazzo fine Ottocento dove gli artisti invitati in residenza sono chiamati a confrontarsi con le dinamiche dell’abitare. Dal 2010 al 2015 GAFF ha ospitato artisti quali Paolo Gonzato, Sissi, Luca Trevisani, Sergia Avveduti, Cuoghi Corsello, Alessandro Agudio, Andrea Romano, Sergio Breviario, Giulia Cenci, Pesce Khete, Marta Pierobon, Lucia Leuci, Vincenzo Simone, Davide Bertocchi, Moe Yoschida, Ingrid Pucci, Emanuele Becheri, Andrea Renzini, Cleo Farisell, iEnrico Boccioletti, Costanza Candeloro, Elena Radice.
Si conclude poi l’esperienza dell’appartamento, e GAFF si impadronisce di un laboratorio a piano terra nel cortile dello stesso palazzo, trasformandosi in GAFFdabasso. Inaugura una nuova stagione con una prima mostra dove i tre artisti invitati, Lara Verena Bellenghi, Alessandro di Pietro e Mirko Canesi, presentano i propri lavori il giorno stesso in cui sono state consegnate le chiavi, tra le macerie di un luogo in disuso con una bizzarra planimetria triangolare.
Qual era la vostra mission?
La mission? Offrire uno spazio di sperimentazione; offrire uno studio. Così, dopo una call lanciata attraverso LOCALEDUE, per tutto il 2017 e la primavera 2018 lo spazio viene utilizzato come studio da una serie di artisti: Antonio Barletta, Calori & Maillard, Daniela Spagna Musso e AnnaMaria Tina, Vincenzo Simone e Nicola Melinelli, Filippo Marzocchi e Mattia Pajè, Marco Casella, Paolo Bufalini e Daniele Pulze, Paolo Brambilla, Beatrice Meoni e Silvia Vendramel, Lara Verena Bellenghi, Linda Alborghetti e Marco Bellini. Gli artisti utilizzano lo spazio per alcune settimane come proprio studio nella totale libertà di fare o non fare una mostra finale.
Perché avete deciso di chiudere le porte della vostra sede milanese? Ci sono possibilità di riaperture di GAFFdabasso in futuro o la vostra è una scelta drastica e definitiva?
Abbiamo deciso di porre fine a questa esperienza perchè, semplicemente, al momento non abbiamo energie sufficienti. Poi a noi piace cambiare e iniziare sempre storie nuove. Adesso GAFFdabasso è in affitto, ci piacerebbe diventasse lo studio vero di un artista o di un gruppo di artisti. Questo ci sembra il modo giusto per continuare l’esperienza che abbiamo iniziato: per un anno GAFFdabasso è stato lo studio per qualche settimana di una serie di artisti, uno dopo l’altro, adesso ci piacerebbe vederlo vivere con un affitto vero per un po’ di tempo.
In Italia sta sorgendo una rete sempre più fitta di project space, secondo voi, da quali esigenze nasce e che prospettive future avrà questo fenomeno?
I project space nascono perchè c’è la necessità di sperimentazione e confronto.
Che progetto presenterete durante SPAZI2018?
Per SPAZI 2018 presentiamo un’installazione di Rashid Uri (Pescara, 1982), artista che ha inaugurato sabato 29 settembre la stagione di LOCALEDUE a Bologna, dando inizio al progetto MONO.
a cura di Irene Angenica
GAFFdabasso – Via Franchino Gaffurio, 8 – Milano
Instagram: gaffdabasso
Caption
Nicola Melinelli e Vincenzo Simone, ROOM – Settembre 2017 – Courtesy GAFFdabasso & the artists
Filippo Marzocchi e Mattia Pajè, WILL WILL – Ottobre 2017 – Courtesy Gaffdabasso & the artists
Linda Alborghetti e Marco Bellini, SOMEWHERE SOMETIMES Maggio 2018 – Courtesy GAFFdabasso & the artists