Lo scorso luglio si è tenuta, con straordinario successo (oltre 12500 spettatori in quattro giorni), l’ottava edizione di Woodoo Fest, un’esperienza unica e coinvolgente che porta il meglio dei live e dei DJ set nel suggestivo bosco di Cassano Magnago, in provincia di Varese.
Organizzato dall’associazione culturale Le Officine con il patrocinio del comune di Cassano Magnago, il festival offre un’eclettica lineup di artisti italiani e internazionali, alcuni esordienti, altri già famosi. Tra i momenti salienti della stagione appena trascorsa: le sonorità di Cosmo, tra house e nu-disco, la techno della DJ e produttrice Adiel, e i Toy Tonics, collettivo tedesco dedicato alla musica elettronica contaminata da dance, soul e indie, con una particolare attenzione per il graphic design audace e la moda indipendente. Anche gli amanti delle sonorità più sperimentali non sono rimasti delusi, esibendosi artisti come: Dov’è Liana, Whitemary e Planet Opal in performance rigorosamente dal vivo. Ultimi ma non meno importanti: il French Touch di Oden & Fatzo, la D’n’B di The Caracal Project, i varesini Belize, le eclettiche atmosfere di Lucio Corsi – tra folk e glam rock – e la poesia oscura di Tamburi Neri.
Il Woodoo Fest nasce dall’impegno di alcuni giovani appassionati che, con entusiasmo e dedizione, hanno fatto guadagnare all’evento notevole visibilità, regalando performance per tutti i gusti. L’offerta musicale è flessibile e mutevole, accompagnata da effetti speciali travolgenti che riescono a trasportare il pubblico in una dimensione alternativa. Si tratta di un’occasione irrinunciabile per gli amanti dei live, trascendendo la “semplice” definizione di festival per integrare musica, divertimento e cultura in una cornice tanto inaspettata quanto suggestiva, dove l’energia contagiosa avvolge un pubblico variegato e transgenerazionale. Dai cancelli entrano persone di ogni età, gusti e provenienza, comprese famiglie e viaggiatori solitari dalla mente aperta, creando un luogo d’incontro in cui diverse generazioni riescono a connettersi. Questo spirito inclusivo si riflette sia nella diversificazione delle attività proposte sia negli spettacoli, con tanto di servizi per rendere il raduno accessibile anche a chi ha esigenze particolari. I giovani scoprono così musica e stili di periodi precedenti, mentre gli adulti entrano in contatto con nuove tendenze: questo mix arricchisce positivamente l’esperienza di tutti, generando un forte senso di appartenenza. Se la lineup variegata è uno degli elementi chiave dell’evento, il merito principale di quest’ultimo è infatti la capacità di soddisfare e unire persone di età e preferenze distinte in un ambiente aperto e tollerante.
Oltre al Woodoo Fest esistono molti incontri altrettanto multiformi. Ad esempio il Sziget Festival a Budapest – in corso dal 1993 – uno dei più grandi in Europa; dura sei giorni e offre performance e iniziative estremamente diversificate. In Portogallo, il Boom Festival è dedicato alla sperimentazione, alla spiritualità e all’ecologia mentre il Roskilde – che si tiene nell’omonima città danese dal 1971 – si estende su otto giorni ed è conosciuto per il focus su rock e indie e perché dona parte dei profitti a fini benefici. Nel Regno Unito, il Glastonbury Festival attira migliaia di partecipanti con un’ampia proposta che spazia dal pop al rock e all’elettronica, includendo teatro, arte e culture alternative. In Giappone, il Fuji Rock Festival è il principale appuntamento musicale del paese, organizzato a Yuzawa con un interessante mix di artisti giapponesi e ospiti internazionali; l’ambientazione montuosa e naturale aggiunge un tocco unico all’esperienza. Negli Stati Uniti va sicuramente menzionato il Lollapalooza a Chicago, che presenta anch’esso un’eterogenea selezione di generi, oltre a spazi dedicati all’arte, al cibo e ad altre attività. Sempre negli USA, Coachella in California occupa due fine settimana consecutivi ed è noto per le straordinarie installazioni interattive che complementano l’eclettica lineup.
Il ‘Voodoo Music + Arts Experience’, noto anche come ‘The Voodoo Music Experience’ o più comunemente ‘Voodoo’ o ‘Voodoo Fest’, è un altro importante raduno organizzato nel City Park di New Orleans dal 1999. Il nome stesso riflette la natura ibrida e il forte legame con il territorio, in quanto si svolge in Louisiana durante il periodo di Ognissanti. Sebbene l’italiano Woodoo Fest abbia un titolo simile – richiamando in qualche modo l’essenza autentica, etnica e spirituale – si realizza in estate a Cassago Magnago, che è ovviamente molto diversa dalla città americana. Una scelta per certi versi sorprendente ma che in realtà manifesta l’abilità di catturare l’essenza dell’amore per la musica, l’arte e la diversità.
Woodoo Fest 2023 ha aperto ufficialmente le sue porte giovedì 20 luglio e attraversando i cancelli d’ingresso sembra oltrepassare un portale per catapultarsi in una dimensione alternativa. Se lo scorso anno il festival indossava una veste dai colori più indie, quest’anno lo ritroviamo maggiormente orientato verso l’elettronica e la dance, pur mantenendo l’atmosfera informale che lo rende piacevole e intrigante per tutto il fine settimana.
Durante la prima serata, Maël apre le danze nel Wood Stage con la sua musica ipnotica; Bluem trasporta il pubblico nel folklore sardo mentre nel Main Stage Cosmo e Belize scaldano la pista con il loro DJ set, coadiuvati da ipnotici effetti luminosi.
La seconda giornata viene battezzata da un temporale mattutino, ma i campeggiatori dimostrano che nulla può fermare il divertimento quando si riesce a collaborare e tutti aiutano a preparare l’area. Nel pomeriggio viene organizzato un corso di DJ, in cui si apprende l’arte di mescolare generi musicali diversi seguendo l’umore della pista. Successivamente tra Main- e Wood Stage si alternano i live (Dov’è Liana, Lucio Corsi, Materazi Future Club e Il Cairo) con i DJ set di Refresh e Adiel.
Sabato alcune persone si svegliano presto, mentre altre vanno a dormire: l’area camping è costantemente viva, avvolta da un’atmosfera vibrante purtroppo sempre più rara nell’iper digitalizzata contemporaneità. Anche per questo nel pomeriggio gli amici di Esplora condividono le loro esperienze di viaggio in bicicletta, enfatizzando l’importanza di rallentare e sapere osservare. A livello musicale, il programma include il duo Planet Opal – che mescola elementi di cosmic disco, EBM e post-punk – e l’esteso spettro musicale di Whitemary, che propone la sua hit “Oh! Ma dai”. Nel Main Stage si esibiscono Oden & Fatzo mentre nel Wood Stage i Tamburi Neri cullano il pubblico con i loro ritmi foschi, perfettamente in linea con l’ambientazione boschiva. Si prosegue con Ivreatronic, This Is Not e infine una silent disco nel campeggio, con tanto di stand per la lettura dei tarocchi.
La domenica, ultima giornata del Woodoo, viene inaugurata con una sessione di yoga e un concerto di Mike Pastori & His New Dodos; nel pomeriggio, corsi di pugilato e DJing per i campeggiatori. Il collettivo Toy Tonics apre ufficialmente la serata tra house, disco e funk mentre sul Main Stage Pellegrino & Zodyaco celebrano la Napoli degli anni ’80 seguiti da Napoli Segreta che diffonde melodie partenopee vintage remixate in chiave disco, soul e funk. La serata prosegue con Klaus, in b2b con Coquinati nel Main Stage, seguito da Sibode DJ nel Wood Stage che conclude la festa.
Il bosco di Cassago Magnago riserva molte sorprese per chi dorme al Woodoo Camp: tra le fronde degli alberi vi sono aree destinate a rendere la permanenza ancora più stimolante a tutte le ore. Sono molte le zone dedicate all’intrattenimento, con giochi da tavolo, confortevoli divani e accoglienti amache, ma uno stop imprescindibile è lo stand del make-up (imperdonabile non aggiungere un tocco di glitter al look per la serata!). Tra le novità spicca Swhappy, un’oasi dedicata allo scambio e al riutilizzo di abiti. Per chi invece desidera un momento di relax, fra le varie opzioni di ristoro, merita una menzione speciale lo spazio chill ‘In Balance’, dove ci si può rilassare tra un DJ set e l’altro sorseggiando tisane e chiacchierando, magari attorno a un narghilè. La possibilità di soggiornare nel camping rappresenta un valore aggiunto sia per i visitatori provenienti da luoghi lontani sia per coloro che vivono nelle vicinanze ma desiderano immergersi completamente nella festa: l’atmosfera vivace e multiforme incoraggia l’espressione creativa e la socializzazione “h 24”.
Non solo musica, quindi: gli eventi come il Woodoo Fest costituiscono occasioni uniche con atmosfere distintive, ma condividono tutti l’obiettivo di regalare un’esperienza immersiva indimenticabile. Questi festival non si limitano agli spettacoli dal vivo, ma abbracciano un’ampia gamma di attività. Sebbene la musica rimanga l’elemento centrale, essa si accompagna ad altre forme d’arte: spettacoli teatrali, mostre, laboratori, artisti di strada e molto altro. Sono luoghi di incontro e scambio autentici, dove pubblico e performer sono liberi di condividere passioni e conoscenze.
Sfatando vecchi stereotipi e pregiudizi, si tratta di iniziative che agiscono come catalizzatori per l’espressione individuale, offrendo ai giovani artisti l’opportunità di esibire il loro talento e di farsi conoscere. Molti festival pongono una particolare attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, promuovendo pratiche eco-friendly e una maggiore consapevolezza ambientale, aggiungendo così una dimensione etica e responsabile all’esperienza complessiva.
La diversità è senza dubbio uno dei marchi distintivi delle nuove generazioni, e i raduni musicali accolgono pienamente questo attributo, incoraggiando l’inclusione e il rispetto, consolidando i legami sociali e generando un profondo senso di appartenenza. Sono peculiarità che riecheggiano le atmosfere di eventi iconici come il Monterey Pop Festival e Woodstock, tanto per citarne un paio. Gli appuntamenti come il Woodoo Fest ne rappresentano in un certo senso la naturale evoluzione, portando con sé un senso di controcultura e di ribellione, perseguendo analoghi ideali di amore e tolleranza, sebbene in modi diversi.
Proprio negli anni ’60 si verifica il boom dei live musicali che lascia un’impronta duratura sulla conformazione dei festival successivi. Negli anni ’80 e ’90 l’ascesa della musica elettronica e dei rave party influisce a sua volta su di loro e molti raduni contemporanei dedicano spazio alla musica elettronica e all’EDM (Electronic Dance Music) rispondendo alla crescente domanda. Resta costante, comunque, la tendenza alla creazione di comunità temporanee e quindi l’accento sull’esperienza collettiva.
La musica e il graphic design indipendente svolgono da sempre un ruolo cruciale nella definizione delle identità dei raduni. Negli anni ’60, artisti e band al di fuori del panorama musicale dominante introdussero nuovi suoni e idee, diffondendo i principi della controcultura. Basti pensare al folk rock dei Jefferson Airplane o al blues psichedelico di Janis Joplin. Questa dinamica si ripete anche oggi, dove il sound di gruppi emergenti e alternativi si mescola con quello di artisti più noti e commerciali.
Anche la grafica gioca un ruolo fondamentale nella promozione degli eventi. Spesso in passato sono stati artisti indipendenti o sconosciuti a creare manifesti e materiale promozionale, trasformandoli in veri e propri simboli visivi del movimento psichedelico. Le loro illustrazioni e testi distorti catturano perfettamente lo spirito ribelle dell’epoca. Il graphic design alternativo rimane rilevante anche in molte situazioni attuali; banner, siti web e volantini cercano ancora di catturare l’attenzione del pubblico, esprimendo l’unicità dell’avvenimento eventualmente attraverso collaborazioni con artisti poco conosciuti. Non a caso, la grafica animata del Woodoo Fest 2023 richiama esplicitamente forme e colori dell’arte psichedelica, con un tocco vaporwave in più.
L’idea di combinare workshop e spazi tematici con la musica richiama certi raduni hippie del passato. Tuttavia, mentre questi erano fortemente influenzati dal contesto politico e sociale – con la guerra del Vietnam e il movimento per i diritti civili al centro dell’interesse – oggi il panorama è notevolmente diversificato, con un maggiore focus sulla consapevolezza ambientale e l’inclusione.
In definitiva, eventi come il Woodoo Fest aiutano a connettere le persone con la loro eredità culturale, incoraggiandole a valorizzare sia la tradizione locale sia la diversità, in un mondo sempre più frenetico e impersonale, dove le interazioni dal vivo vengono spesso trascurate. Quindi, a differenza di quanto molti possano pensare, i festival rappresentano momenti stimolanti per l’esplorazione, durante i quali è possibile coltivare nuove amicizie, scoprire nuove forme d’arte e familiarizzare con generi musicali diversi. Non si tratta solamente di divertimento e buona musica, ma di promuovere l’apertura mentale e l’avventura, contribuendo così a una crescita personale significativa e a formare individui consapevoli, aperti e ispirati.
Simone Macciocchi
Instagram: woodoofest
Caption
Woodoo Fest 2023 – Courtesy Woodoo Fest