Ripercorrendo le parole del geografo arabo Al Idrisi, che intorno al 1145 si stabilì alla corte di Ruggero II, Palermo da sempre è una gemma splendente, abbondante di alberi e un tempo ricca anche di acque. Cosa avrebbe pensato il grande studioso se avesse saputo degli scandali sulla gestione illecita dell’acqua pubblica, della sua carenza e dei suoi alti livelli di inquinamento che hanno portato l’amministrazione siciliana a richiedere un piano di intervento internazionale per l’emergenza idrica.
A partire da una riflessione sull’inchiesta La Grande Sete di Sicilia – risalente alla fine degli anni Sessanta e conosciuta anche grazie a un film accompagnato dalla voce di Leonardo Sciascia, autore dell’omonimo testo – il duo di artisti Vinci/Galesi (Sasha Vinci e Maria Grazia Galesi), ha messo in atto domenica 21 Ottobre, un tableau vivant a Palermo. La performance è stata promossa tra gli eventi collaterali della Biennale MANIFESTA 12, all’interno di BORDER CROSSING, un format patrocinato dal Comune di Palermo, che prevede una sinergia tra diversi centri indipendenti diffusi sul territorio italiano, attivi nel campo dell’arte contemporanea, dove lo spirito della comunità è un tutt’uno con quello della ricerca.
Nella suggestiva cornice a cielo aperto della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, LA GRANDE SETE è una performance inedita, a cura di Lori Adragna e Serena Ribaudo, realizzata all’interno di Palermo Capitale della Cultura 2018, con il supporto della galleria aA29 Project Room (Milano/Caserta), la collaborazione delle realtà indipendenti Site Specific e Spazio Y e dell’Associazione Culturale SEM.
Il progetto converge in un’azione di grande rilevanza sociale, studiata ad hoc per la città. Il quadro è stato composto da una serie di personaggi che in silenzio e con pose adagiate, indossavano migliaia di gerbere e crisantemi colorati. Una visione allegorica per far riflettere sul concetto di vita e sulla questione dell’emergenza acqua nel nostro territorio. Un tempo Palermo era chiamata Zyz, “fiore” in fenicio; ed è il fiore che costituisce il punto di incontro tra le ricerche dei due artisti siciliani, legati dalla voglia di mettersi in gioco, di seguire nuove sperimentazioni in una continua crescita artistica. Vinci e Galesi lavorano insieme da circa cinque anni, entrambi di Scicli, in provincia di Ragusa, per la prima volta hanno deciso di non partecipare attivamente all’opera, non includendo se stessi nel tableau e lavorando sulle riflessioni degli altri. Caratteristiche della loro produzione, sono l’arte e la politica, a favore di una nuova estetica che non sia fine a se stessa ma che, al contrario, porti verso nuove e acute osservazioni su problemi comuni e sociali. Per nulla banale o decorativa, LA GRANDE SETE è una performance che con semplicità ed elementi essenziali, corrispondenti alla “natura”, esprime un concetto sociale chiaro e diretto che ha richiamato nella mente lo scatto Jeune fille à la fleur di Marc Riboud, dove la leggerezza e la fragilità del fiore viene schierata contro i fucili dei militari a Washington nel 1967.
Pensando a Palermo e alle sue bellezze nascoste, gli artisti hanno sancito la rinascita della città e il suo ritrovato splendore. Un percorso che loro stessi hanno vissuto in prima persona, studiando e attraversando le sue strade. Una rinascita che ha scaturito nuove sfide artistiche; come ha dichiarato Vinci “abbiamo sentito l’esigenza di organizzare qualcosa qui, allo Spasimo. Tutto si lega, dall’origine del nome Zyz, all’uso del fiore come espressione della nostra arte”.
Assistendo alla performance, si avverte quanto gli artisti credano nella propria terra, “un paese nel quale i viaggiatori giungono provenendo dai paesi più lontani” si legge nel libro di Re Ruggero.
E l’arte, oggi diventa a Palermo il mezzo per esprimere finalmente tanta ritrovata bellezza.
Sasha Taormina
Sasha Vinci – Maria Grazia Galesi
LA GRANDE SETE
a cura di Lori Adragna e Serena Ribaudo
21 ottobre 2018 – Chiesa di Santa Maria dello Spasimo – Via Dello Spasimo, 10 – Palermo
evento collaterale della Biennale MANIFESTA 12, all’interno di BORDER CROSSING.
con il supporto di galleria aA29 Project Room (Milano/Caserta), la collaborazione dei Site Specifice Spazio Y e dell’Associazione Culturale SEM
Caption
Vinci/Galesi, LA GRANDE SETE, 2018 – Performance S.M.dello Spasimo – Palermo – Ph Vinci/Galesi e Marcello Bocchieri