Una, mille, centomila Vagin: quando comunicare è davvero arte

“Con Vagin facciamo tutto quello che ci piace, con chi ci piace: drink, feste, vestiti, foto, sfilate, giochi, mostre, comunicazione, attivismo non necessariamente in questo ordine”. Sono Francesca e Tiziano; tutto parte con la nascita di una nuova etichetta di Gin, un prodotto serio dal nome scherzoso, una chiave di accesso verso un mondo di arte e comunicazione originale e coinvolgente.

Per meglio conoscere questo progetto abbiamo dialogato con i loro fondatori, Francesca Fiumara e Tiziano Ballardini


Premessa: oggi non si parla di gin. Partiamo invece dal nome, cosa vi ha condotti verso Vagin?

Vagin è nato prima come idea e poi come ricetta. Il nome racchiude due concetti che abbiamo a cuore, l’ironia giocosa (che specialmente al bar dovrebbe abbondare) e un tocco femminile, in genere piuttosto latente nel mondo del bar e dei distillati. Da qui siamo partiti, poi chiaramente l’importante è che sia buono, infatti abbiamo dedicato molto impegno e tempo a sviluppare la ricetta. L’intento era di tradurre in forma liquida il nostro concetto, in particolare utilizzando tra gli ingredienti il pepe rosa, che lascia un calore speziato e piacevole sul finale. Così Vagin è “il pepato che scalda il palato”.

Sul nome Vagin corrono tante leggende, quale sarà quella vera? Nel maggio 2019 un’illuminazione folgorante ci colpisce e noi, semplicemente, seguiamo l’intuizione mettendoci a compilare le scartoffie per iniziare a produrre il nostro Vagin. Il nome però non è piaciuto molto tra gli uffici del deposito marchi, quindi siamo stati rimandati a giudizio, abbiamo atteso sei mesi per una brutta bocciatura. Ma senza perderci d’animo, abbiamo chiesto un ricorso. Lo scritto, compilato dal nostro carissimo avvocato, contiene esempi di colleghi e colleghe illustri, come la Birra Minchia, la Passerina, il Pecorino, la grappa Bocchino e via dicendo. Altri sei mesi sono passati e il responso arriva: vinciamo il ricorso sul nome, ma manca una marca da bollo. Contenti e frustrati, procediamo con l’acquisto e la collocazione del prezioso bollo e dopo tre mesi e tante belle parole, il nome Vagin brilla tra le carte della Camera di Commercio di Bologna.

Il vostro progetto coinvolge un universo di fotografi, illustratori, artisti e amici, generando una campagna di comunicazione di grande qualità e originalità: potete raccontarci questo mondo?

Grazie per i complimenti, questo ci fa molto piacere! Siamo stati fortunati nel conoscere tutti questi artisti che hanno contribuito a creare l’identità di Vagin, ognuno nel suo campo. Ci teniamo a nominare ciascuno: la fotografa e video maker Giulia Gerosa, pulitissima e geometrica a cui abbiamo chiesto di far esplodere il suo lato più pop; l’illustratrice Chiara Beltrame, un giovane pennello dal tratto originale e personale; il grafico Fabio Cicolani, un talento artistico in più o meno cento discipline; infine il musicista Roberto Sategna, che ha aggiunto un lato etereo alle atmosfere dei video. Una menzione speciale va a Nicola Mazzoni, che ci ha dato il suggerimento molto chic della goccia nel logo. Un aiuto inestimabile è arrivato dalle nostre famiglie e balotte, che ci hanno supportato in mille modi diversi.
L’idea iniziale era proprio quella di non limitarci al solo mondo dei cocktail ma creare un progetto di più ampio respiro. Non sta a noi dire se ci siamo riusciti, ma di certo ci divertiamo assai nel farlo.



fu Con la testa fra le nuvole
fu Scimmia di Darwin
fu Buonanotte da Vagin
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pr Kali vaginnica
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L’universo Vagin va oltre un logo divertente per creare uno stile fatto di gioioso stare insieme ma anche di attenzione seria per il prossimo: potete raccontarci la vostra collaborazione con DonneXStrada?

Sì, già nella fase di partenza eravamo certi di voler cercare collaborazioni con realtà genuine e spontanee, come il team di DonneXStrada. Un progetto che nasce per offrire supporto e uno spazio più sicuro a persone che hanno necessità mentre camminano per strada. Le volontarie hanno iniziato presidiando chiamate in diretta su Instagram 24 ore su 24, per garantire un collegamento istantaneo, quindi una forma di presenza confortante. Per spiegare a che bisogno collettivo risponde questo meraviglioso servizio, usiamo le parole di Raffaella: “Cuore / Batticuore / Mi è sembrato di sentire un rumore / Rumore / Sera / La paura / Io da sola non mi sento sicura / Sicura /Sicura mai”.
Con loro abbiamo organizzato un aperitivo tranquillo al Cafè Belmeloro, luogo dove abbiamo conosciuto Claudia. Abbiamo sponsorizzato la serata con il nostro Vagin, il bar ha messo a disposizione lo spazio, il servizio, gli analcolici e la frutta. La meta da raggiungere era piuttosto ambiziosa per un giovedì sera: DonneXStrada avrebbe ricevuto un finanziamento raggiunta una certa cifra in donazioni. I fondi sono stati devoluti per la creazione di Punti Viola, esercizi aperti al pubblico dove trovare supporto in strada. Purtroppo, non abbiamo raggiunto il goal finale, ma gli abbiamo dato un bell’aiutino. Con le generose donazioni dell’ultimo minuto, la somma per ottenere il finanziamento è stata raggiunta.

A livello internazionale, sponsorizziamo da due anni Women In Live Music, un’associazione di donne che lavorano nel mondo della musica dal vivo. In questo momento si trovano a Barcellona nel loro stand dove offrono Vagin a chi vuole sentire la loro storia.

Piccolo fuori tema. Francesca tu sei Media Manager di Collywood. Puoi introdurci questo progetto e raccontarci come si sviluppa la campagna mediale di Vagin?

Mi occupo della comunicazione di Collywood dalla sua apertura, una collaborazione molto preziosa, mi aiuta a vedere la fase finale del lavoro. Dopo tanto progettare, le persone si godono uno spazio all’aperto dove intrattenersi con buona musica gratuita e rifocillarsi con prodotti del territorio. Collywood è stato il mio primo impiego da freelance: vedendo la comunicazione di Vagin in stato embrionale, la crew di Collywood si è fidata di me e per fortuna sta andando a gonfie vele.

La comunicazione di Vagin è partita da zero con poche conoscenze tecniche ma molta teoria. La semiotica, mia compagna di studi, mi ha fornito la lente attraverso la quale guardare tutti i prodotti testuali e audiovisuali per conferire una coerenza generale. Tutti i testi sono scritti da me o da Tiziano, ci occupiamo personalmente del copywriting dei nostri canali di comunicazione perché sono la nostra voce online. Ovviamente la parte del marketing che preferiamo è quella dal vivo, quando possiamo incontrare persone curiose con le quali scambiare informazioni, sorrisi e ricette agli eventi dedicati.

Cosa fate di bello in occasione di Art City Bologna? Consigli su cosa vedere in città?

In questo momento dell’anno di grande fermento, anche noi siamo alle prese con la produzione dei nuovi materiali e alcuni eventi. All’interno del circuito Art City siamo stati contattati per innaffiare il vernissage di Andrea Piccioli, giovane artista bolognese. Venerdì 17 presenzieremo al monologo Kamisutra, recitato dalla speaker radiofonica Camilla Galli che decanterà drammi moderni consumati su Tinder. Il 18 e 19 febbraio ci spostiamo a Torino per un tour di degustazione di Gin Italiani dove saremo presenti. Facciamo un sacco di attività diverse perché il Gin sta bene dappertutto. Per godersi ben bene Bologna consigliamo una passeggiata a San Michele in Bosco per i più moderati o una scarpinata a San Luca per le persone audaci. Adempiti i compiti ginnici, la pancia chiederà un compenso: lasciatevi sedurre dalle delizie della cucina bolognese tra le vie del centro, i locali del quadrilatero e della zona universitaria, vi offriranno confortevole rifugio.

A cura di Marco Roberto Marelli


Instagram: gin.vagin

Instagram: frencironcha


Caption

Con la testa fra le nuvole – Courtesy Vagin, ph Giulia Gerosa

Scimmia di Darwin – Courtesy Vagin e Chiara Beltrame

Buonanotte da Vagin – Courtesy Vagin, ph Giulia Gerosa

Slurp – Courtesy Vagin, ph Giulia Gerosa

Kali vaginnica – Courtesy Vagin, ph Giulia Gerosa