Tra le molteplici proposte costellanti la settimana dell’arte milanese, Tile Project Space sperimenta la prima bi-personale nel proprio spazio, ospitando Caradrio, mostra realizzata da due giovanissimi artisti lombardi: Diego Gualandris (1993) e Riccardo Sala (1989).
L’animale leggendario e mitologico, scelto per il titolo dell’esposizione, permette ai due operatori estetici di mettere in relazione le loro creazioni e riflettere sul proprio lavoro andando a circoscrivere, all’interno di un perimetro narrativo, l’immaginario che è stato di riferimento per la realizzazione delle opere.
Il mondo classico, quello medievale e ancora il contesto culturale cristiano trovano particolare sintesi nelle spoglie di questa creatura. L’animale mitologico, come raccontato nel Gorgia di Platone, simboleggia le orrende e condannabili abitudini dei lussuriosi alla continua ricerca del piacere, assume, in seguito, capacità prodigiose che gli consentono di riconoscere nell’uomo la malattia terminale, fino a diventare la rappresentazione metaforica della purezza del sacrificio di Cristo.

Le immagini proposte dalle diverse mitologie e dalla cultura pagana trovano forma nelle creazioni dei due artisti in maniera non esclusiva. L’immaginario di riferimento di Diego Gualandris e Riccardo Sala viene generato, in modo particolare, dalle loro stesse conoscenze personali e dalle loro esperienze educative di estrazione cattolica. Entrambi cresciuti immersi nella cultura degli anni Ottanta e Novanta, hanno assorbito tutti i riferimenti popolari di un’epoca che, attraverso il mondo fantasy, ha riscoperto quelle leggende e quei racconti che avevano trovato tanto successo nelle superstizioni del mondo medievale.
Modellati dal fascino e dal filtro di quella che può essere riconosciuta come una particolarità della cultura mediterranea, le ricerche e i disegni di cosmogonie e cosmologie, tanto scientifiche quanto superstiziose, prendono vita nei mondi dei due artisiti: un nuovo possibile scenario celeste può essere letto in Buchino Nero di Sala, una contemporanea pala d’altare può nascere dalla fusione di cultura cristiana e racconti fantasy nelle tele di Gualandris.

Carandrio, a cui è stata legata anche la realizzazione di una zine con alcuni disegni dei due artisti, diventa quindi una mostra sull’immaginario nel suo più ampio riferimento. Non limitato a una sua univoca lettura, rimanda allo stato più caratteristico dell’uomo: il momento in cui la mente lavora per immaginare, leggere e creare in una dimensione tanto narrativa quanto metafisica e reale.
Sara Cusaro
DIEGO GUALANDRIS – RICCARDO SALA
CARADRIO
13 Marzo – 30 Aprile 2018
TILE PROJECT SPACE – Via Garian, 64 – Milano
Immgine di copertina: Caradrio, 2018. Installation view – Courtesy Tile Project Space, Milan. Ph Siliqoon