The Book Club: al MACRO di Roma il free press nato dalla prima edizione del progetto Lab for New Imaginations

Ideato dal Dipartimento per l’Educazione Preventiva del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Lab for New Imaginations si è sviluppato come un ricco programma di incontri e un dinamico laboratorio di sperimentazione rivolto a un gruppo di otto artisti visivi e sonori, curatori, designers, ricercatori e scrittori emergenti di base in Italia.
In occasione della presentazione al pubblico – il 4 marzo 2022, alle ore 18.00, presso il tetto dell’auditorium del museo – di The Book Club, free press in unica uscita realizzato nell’abito del progetto romano, abbiamo dialogato con Tobia Bandini, Paolo Bosca, Giulia Carpentieri, Edoardo Ferrari, Mida Fiore, Alessandro Manfrin, Giulia Ninotta e Sofia Tocca, autori della pubblicazione.


Avete formazioni e competenze differenti, vi siete conosciuti a Roma pochi mesi fa per partecipare alla prima edizione di Lab for New Imaginations: oggi cosa vi accomuna?

La prima cosa ad accomunarci è sicuramente l’esperienza vissuta assieme. Durante le due settimane di lavoro al MACRO abbiamo avuto modo di conoscerci, anche attraverso esercizi di sperimentazione funzionali al progetto. Capire i punti in comune e le differenze di approccio all’interno di un gruppo è sempre rilevante quando si lavora insieme e per noi la grande sfida è stata riuscire a capire come far confluire le nostre esperienze e i nostri background in un unico output. Ciò che ci ha accomunato durante tutto il lavoro è sicuramente un punto di vista comune da cui leggere quello che abbiamo portato avanti. Nonostante ambiti di provenienza e competenze differenti, certi temi e riferimenti sono rapidamente emersi come comuni al gruppo. A oggi The Book Club è il risultato di come abbiamo gestito queste prospettive comuni.

Potete raccontarci cos’è per voi Lab for New Imaginations?

Il Lab è stato per tutti noi un esperimento. Molto significativo che sia stata un’istituzione museale pubblica a fornire un’opportunità simile. La ricerca, come la didattica, sono spazi da frequentare con costanza perché germoglino nuovi significati, e in questo senso crediamo che il Lab for New Imaginations del MACRO sia stato uno spazio di scoperta in cui la ricerca diventa una metodologia didattica. Il programma, strutturato su una serie di incontri con curatori, artisti, collettivi, case editrici e ovviamente i dipartimenti e il direttore del museo, si alternava a momenti dedicati allo sviluppo progettuale. Una struttura che ci ha permesso di attingere e poi filtrare quello che scoprivamo con il giusto tempo. In particolare l’approccio estremamente trasversale del Macro alla cura dei contenuti e la possibilità di vivere la sua struttura tentacolare così da vicino ci è stato di grande ispirazione.



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Durante gli incontri e i workshop siete entrati in contatto con molti e differenti professionisti del settore: quali i temi e le modalità di produzione culturale che avete discusso?

Abbiamo visitato e conosciuto curatori, artisti, designers, architetti, galleristi, scrittori, musicisti: tutte figure che animano il panorama artistico romano e che hanno condiviso generosamente la loro esperienza con noi. È stato un po’ come “scansionare” parte della città coi nostri occhi (per rimanere in tema). Assieme a loro abbiamo riflettuto su come approcciare lo sviluppo di un progetto editoriale, in particolare su cosa potesse essere categorizzato come “editoriale”, dal momento che per primo il museo che ci ospitava poteva essere definito tale.
I temi affrontati sono stati tanti, ma in generale è stata un’ottima occasione per riflettere su che cosa voglia dire fare produzione culturale e discutere di come sia effettivamente possibile farla.

Cos’è The Book Club e come è stata realizzata questa vostra pubblicazione?

The Book Club è una free press dalle forme di un quotidiano, pubblicata in unica uscita. Il nome prende spunto dai classici club del libro americani in cui la discussione principale ruota attorno alla lettura di un unico testo. Era interessante per noi riportare nel progetto le modalità con cui fin da subito abbiamo approcciato il Lab e il rapporto tra di noi. Dopo le due settimane trascorse al MACRO abbiamo lavorato a distanza, confrontandoci con i vari dipartimenti del museo.
Lo scambio di references e fonti è stato fin dai primi giorni fondamentale, e con l’uso dello scanner abbiamo tradotto questa intenzione, accostando e sovrapponendo le nostre singole voci in favore di un unico racconto. Le scansioni presenti all’interno della pubblicazione sono tutte provenienti da libri fondamentali per ciascuno di noi. Questo ci ha portati a ragionare sulla sovraimpressione delle immagini come modalità per far interagire i contributi e, alla fine, creare qualcosa di nuovo.

Perché “lanciare” The Book Club dal tetto dell’auditorium del MACRO, distribuendolo gratuitamente?

The Book Club è un’azione che ha preso forma negli spazi del MACRO, ne è dispositivo ed estensione di una voce collettiva. Il tetto è un luogo aperto, circolare, adatto a restituire il risultato del processo di confronto avvenuto tra di noi.
Il quotidiano di per sé è un oggetto democratico, per cui l’idea di democratizzare e rendere accessibile un processo di lavoro ci è sembrata sin da subito qualcosa da portare avanti a chiusura di questo progetto.

A cura di Marco Roberto Marelli


LAB FOR NEW IMAGINATIONS

The Book Club

Book launch | 4 March, 2022 | 6 pm 

MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – Via Nizza, 138, Roma | Auditorium’s roof

www.museomacro.it

Instagram: macromuseoroma


Caption

The Book Club, 2022 Courtesy Macro Museum, Roma

The Book Club, 2022 Courtesy Macro Museum, Roma

The Book Club, 2022 Courtesy Macro Museum, Roma

Lab for New Imaginations,  Macro Museum, Roma. Nella foto Tobia Bandini, Paolo Bosca, Giulia Carpentieri, Edoardo Ferrari, Mida Fiore, Alessandro Manfrin, Giulia Ninotta, Sofia Tocca – Courtesy Macro Museum, Roma