Sónar 2019 – Intervista a Georgia Taglietti

Georgia Taglietti è Head of Communication di Sónar festival, realtà per la quale lavora dal 1995, anno della sua seconda edizione. Come direttrice della comunicazione è responsabile della pianificazione digitale e dello sviluppo di strategie di marketing e di pubbliche relazioni. È portavoce della compagnia a livello internazionale e membro di SheSadiSo, rete di donne che lavorano nell’industria musicale.
Attraverso le sue parole andiamo alla scoperta di Sónar 2019.


Quest’anno si svolgerà la ventiseiesima edizione di Sónar: quali saranno le novità rispetto alle passate edizioni?

Una prima novità è che il festival si svolgerà nel mese di luglio, anche se manterrà il suo format abituale con Sónar di giorno (il 18,19 e 20 luglio), Sónar di notte (il 19 e il 20 luglio) e Sónar +D, ovvero il congresso di creatività, tecnologia e business (il 17,18,19 e 20 luglio).
Le novità più importanti saranno introdotte dai nostri artisti, specialmente nell’ambito tecnologico della musica elettronica. Vi sarà, ad esempio, Daito Manabe che, nel suo show in collaborazione con Dr Yukiyasu Kamitani, userà uno scanner celebrale (MRI scanner), e Holly Herndon che verrà assistita da un’intelligenza artificiale durante il live.
Il Sónar è da sempre molto legato alla tecnologia e all’innovazione: è il nostro impegno nel futuro e nell’evoluzione della musica elettronica, mostrare al pubblico come la tecnologia diventa sempre più presente ed evidente nello staging dello show e nell’arte.

Sónar non è solo un festival di musica ma anche di arte, creatività e tecnologia: potresti descriverci il rapporto fra Sónar e cultura contemporanea?

Il rapporto fra Sónar e cultura contemporanea è nato con la nascita del festival; siamo sempre stati specializzati in musica elettronica e abbiamo sempre proposto un tipo di cultura molto legata allo sviluppo tecnologico: muovendoci parallelamente all’evoluzione dei computer, introducendo le ultime novità nell’ambito audiovisuale, cercando quasi di anticipare il futuro. Potremmo dire che la tecnologia è un po’ la protagonista del festival, così come lo è nella cultura contemporanea, e nella vita quotidiana. Ed è proprio questa relazione organica con la tecnologia che lega il festival con la contemporaneità: il Sónar è sempre stato contemporaneo.

Il festival unisce, in un solo palco, artisti di fama mondiale e artisti emergenti; quali sono i giovani più attesi quest’anno?

La nostra proposta di giovani artisti emergenti sarà lo stage XS, nato due anni fa con la volontà di rappresentare tutta la cultura trap che si sta sviluppando a Barcellona (e non solo) a livello urbano. Ciò che proponiamo nello stage XS è la nostra scommessa sul futuro.
In più, ci saranno tutti gli alunni della Red Bull che partecipano, come sempre, attraverso uno stage a loro dedicato.



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Sónar è un festival internazionale che da ventisei anni si svolge nella città di Barcellona; qual è il rapporto fra festival e cultura locale? In che modo interagisce con la città e i suoi abitanti?

Barcellona è ormai di fatto una città globale e internazionale. Credo che questa sensazione di località nel Sónar sia vissuta più come un’esperienza translocale. È un festival che ha sempre collaborato con altre nazioni, che si è sempre interessato all’alterità, soprattutto dal punto di vista artistico e tecnologico. Abbiamo sempre avuto l’ambizione di non avere confini e credo anche che questa cultura della translocalità, che il festival sostiene, sia insita nella cultura elettronica contemporanea: esattamente come la musica elettronica non ha lingua, non ha territorio, non ha barriere.

Quali sono, secondo te, gli eventi imperdibili di quest’edizione del festival?

Sicuramente Sónar+D ha un opening molto importante, il 17 luglio, con due membri dei Massive Attack: Robert Del Naja (visual artist) e Andrew Melchior (Chief Technology Officer). In una conversazione on stage parleranno della relazione fra musica e tecnologia, della loro visione dell’arte e della contemporaneità. In generale, secondo me, gli eventi imperdibili del Sónar sono tutti quelli che aiutano a capire qual è il futuro della musica, che sono in grado di ispirare le nuove generazioni a un livello culturale e che invitano alla creazione di qualcosa di nuovo e innovativo.

A cura di Stefano Angenica


Sónar 2019

18 luglio – 20 luglio 2019

Barcellona

www.sonar.es

Instagram: sonarfestival


Caption

Sónar 2019 – Courtesy Sónar