Shadow in process: Elia Cantori da CAR DRDE a Bologna

Shadow in process è la terza personale dell’artista Elia Cantori nello spazio bolognese della galleria CAR DRDE. Inaugurata durante Arte Fiera e visitabile fino al 21 marzo, l’esposizione raccoglie opere realizzate tra il 2018 e il 2020 ed è arricchita da un testo critico di Emanuela Zanon. Le tre serie di lavori scelte per la mostra derivano dalla ricerca di Elia sulla relatività del concetto di misurazione, ovvero sull’incapacità di circoscrivere e comprendere totalmente un accadimento (fisico, chimico, meccanico) che è stato provocato dall’uomo o per suo volere. Servendosi di diversi processi di trasformazione, l’artista indaga la materia focalizzando l’attenzione sulle reazioni della forma, che diviene traccia visibile di questo passaggio. L’aspetto finale generato dall’alterazione mantiene solamente alcuni segni riconducibili all’atto compiuto precedentemente, senza permettere una lettura definitiva e sicura del fenomeno avvenuto. La sensazione di curiosità e la consapevolezza di non poter comprendere il processo a cui è stata sottoposta l’opera connotano la maggior parte delle sue creazioni, e nella mostra Shadow in process ognuna di esse attiva nello spettatore ipotesi sospese nel dubbio.

Le opere della serie Untitled (Photopsyche), 2018-2019, sono state realizzate da Elia in camera oscura utilizzando dei fogli di carta fotosensibile piegati a metà, sopra ai quali ha versato del liquido fluorescente. Un gesto veloce e causale ha generato delle immagini di particolare impatto, molto simili alle rappresentazioni delle tavole del test di Rorschach, utilizzate come strumento visivo per delineare il profilo psicologico di una persona. Le macchie nere irregolari realizzate dall’artista attirano lo spettatore che tenta di interagire intellettualmente con loro, provando a riconoscere in queste forme qualche dettaglio familiare, un’immagine reale, una sensazione già provata. Fin dalla prima serie esposta in mostra l’interrogativo si crea ma non si scioglie, rimane latente.



fu 3Elia Cantori, Installation view Shadow in process, 2020, courtesy CAR DRDE Bologna (3)
fu 2Elia Cantori, Installation view Shadow in process, 2020, courtesy CAR DRDE Bologna (3)
fu 1Elia Cantori, Installation view Shadow in process, 2020, courtesy CAR DRDE Bologna (3)
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L’incertezza della comprensione continua con le tre grandi sculture della serie Untitled (1:1 Map), 2019, in cui l’oggetto di partenza viene completamente celato, ricoperto e assorbito da una nuova sostanza. Il prodotto finale non corrisponde più né in forma né in contenuto all’originale, pur appartenendo a esso. Anche in questa serie Elia applica la medesima tecnica a tutte le opere: sceglie delle carte geografiche, le apre e le fonde servendosi dell’alluminio liquido attraverso la tecnica del sand casting (stampo di sabbia). La combinazione di materiali eterogenei permette all’artista di indagare le dinamiche di reazione che si creano durante la fase della fusione e l’aspetto definitivo dell’elaborazione, che appare come un’entità autonoma seppur derivata da oggetti ancora percepibili ma non più interamente riconoscibili.

Untitled (Double Absence), 2020, affronta il tema della mostra attuando una ricomposizione mentale del processo di trasformazione a cui è stato sottoposto il materiale di partenza, cioè una lastra di vetro che è stata frantumata e fusa in alluminio. L’aspetto seghettato delle varie lastre richiamano l’esito del gesto della rottura dell’oggetto e la ricomposizione a terra della forma di un rettangolo, seppur irregolare, vuole ricordare quella della matrice in vetro. L’installazione ambientale depositata sul pavimento sembra invitare lo spettatore ad attraversarla, immaginandola come un possibile accesso per una nuova interpretazione dello spazio, in cui il dubbio della comprensione può essere attenuato con l’uso acuto dell’approssimazione.

Tutte le opere della mostra Shadow in process, purderivando da processi apparentemente oggettivi come la composizione e la scomposizione, la fusione e la rottura, sono in grado di offrire un’esperienza emozionale anche molto soggettiva.

Giorgia Bergantin


Elia Cantori

Shadow in process

Testo critico di Emanuela Zanon

23 Gennaio – 21 Marzo 2020

Galleria CAR DRDE – Via Azzo Gardino 14/A – Bologna

www.cardrde.com

Instagram: cardrde_gallery


Caption

Elia Cantori – Installation view Shadow in process, 2020 – Courtesy CAR DRDE Bologna