C’è un nuovo Viaggio al centro della terra, da intraprendere presso la Federica Schiavo Gallery di Milano, accompagnati da una particolare guida.
È Salvatore Arancio, con la sua istallazione And These Crystals Are Just like Globes of Light, a portare lo spettatore in una dimensione fisica differente: scavando nei meandri della natura, dei suoi elementi e delle sue possibilità espressive.
L’artista catanese, classe 1974, oggi attivo a Londra, propone nella galleria milanese un percorso espositivo suddiviso in due spazi.
Così comincia l’esplorazione di un tempo e un luogo lontani, presenti in un universo immaginario, composto da stratificazioni, significati e memorie. Tra le ceramiche, ci si trova straniati, immersi in un contesto inconsueto, davanti a un paesaggio al limite tra il naturale e l’alieno.

Il tutto è nato da un progetto, una ricerca che non si è mai conclusa. A partire dalle suggestioni legate alle Cave of Giant Crystals (Cueva de los Cristales, Naica Mine, Mexico) prendono forma le sculture di cui è composta l’istallazione. Dall’impossibilità di ottenere il permesso di visitare il luogo, sono nate queste forme in ceramica e resina nera. Sono sculture che evocano, rimandano, richiamano in chiave narrativa, un spazio reale ma solo immaginato dalla mente di Salvatore Arancio: un insieme di elementi, che danno il titolo a questa sua terza personale in galleria, che non sono altro che i risultati derivanti dalla frustrazione dell’irrealizzabilità dell’esperienza.
Scavando sempre più a fondo verso l’interno, tanto della mente dell’artista quanto dell’involucro fisico della terra, si arriva nella seconda stanza di questo viaggio al limite del tempo e della possibilità.
Ci si ritrova in una foresta nascosta, un bosco di alberi pietrificati. Si tratta, anche in questo caso, di forme nate dall’incontro con la natura. Forme che sono state rivisitate attraverso diversi materiali: nella ricerca di una paradossale unione tra naturale e artificiale, tra la corteccia del vegetale e l’argilla metallizzata di riflessi.
Rievocano il Lava Trees State Park, un parco delle Hawaii, pietrificato dalla lava fuoriuscita da un vulcano. Eppure non si limitano a rimandare a un luogo dalle coordinate geografiche specifiche. Le sculture si fanno ancora portavoce di un universo ampio, non limitato al processo naturale, ma dalla forte caratterizzazione spirituale. Le forme alte e allungate, iridescenti, diventano figure totemiche, evocative di uno scenario di preghiera e riturale. Sono come “sentinelle di una civiltà lontana” che osservano chi guarda, guidandolo in un paesaggio ipnotico, in una sorta di stato di trance senza tempo definito.

Tutti i lavori in mostra sono accomunati dalla stessa sperimentazione sulla natura, i suoi processi e le sue forme. Arancio propone nelle sue opere uno sguardo che da questa prende avvio per poi allontanereste, andando oltre. Le sculture sono create prendendo atto dei rischi del processo di lavorazione, spesso delicato e non del tutto controllato, con un intento: creare un legame tra possibilità infinte e restrizioni tecniche attraverso un materiale liberatorio come la ceramica. Un’unione omogenea di opposizioni, tra immaginario personale, forme fisiche e biologiche, generata dai materiali stessi.
Sara Cusaro
SALVATORE ARANCIO
AND THESE CRYSTALS ARE JUST LIKE GLOBES OF LIGHT
19 maggio – 15 luglio 2017
FEDERICA SCHIAVO GALLERY – via Barozzi, 6 – Milano
Immagine di copertina: And These Crystals Are Just like Globes of Light, 2017 – installation view at Federica Schiavo Gallery Milano, room 1 – glazed ceramic and epoxy resin – courtesy Federica Schiavo Gallery, ph. Andrea Rossetti