Platea è un’associazione culturale nata a Lodi nel 2020 grazie all’impegno di un gruppo di amici appassionati di arte contemporanea e architettura.
Il nome deriva da una generosa concessione dell’artista lodigiano Marcello Maloberti, che attraverso Trionfo dell’Aurora, realizzato in collaborazione con la Galleria Raffaella Cortese, inaugura un progetto espositivo strutturato in cinque episodi che attiverà una vetrina display con affaccio su una delle principali strade della città lombarda.
Il palinsesto d’esordio dell’associazione è coordinato da Francesca Grossi, abbiamo dialogato con lei per conoscerlo meglio.
Come nasce il palinsesto espositivo di Platea e da quali esigenze critiche è guidato?
Il palinsesto espositivo di Platea è stato strutturato a partire dalla volontà dei soci fondatori dell’associazione – Claudia Ferrari, Laura Ferrari, Carlo Orsini, Luca Bucci, Lorenzo Bucci e Gianluigi Corsi – di sostenere e promuovere le giovani generazioni creative attraverso la costruzione di collaborazioni con artisti affermati, chiamati in veste di “nomi tutelari”, e con il coinvolgimento di gallerie d’arte contemporanea d’eccellenza. Per il palinsesto espositivo d’esordio è stato invitato a partecipare Marcello Maloberti insieme alla Galleria Raffaella Cortese di Milano, con l’obiettivo di conferire agli artisti emergenti una maggiore visibilità e soprattutto una guida che li seguisse nel corso di tutto il progetto.
Il progetto è strutturato in cinque parti: come sono stati selezionati gli artisti e quale il loro rapporti con il display lodigiano?
Marcello Maloberti, prima di diventare il “nome tutelare” del palinsesto espositivo d’esordio, è stato il nostro professore di Arti Visive alla NABA. Proprio lui ci ha messo in contatto con Carlo Orsini, e di conseguenza Claudia Ferrari, da quel momento è nata la nostra collaborazione all’interno del progetto. I giovani artisti che esporranno a partire da settembre: Vittoria Viale, Giulio Locatelli, Silvia Berry e Vittoria Mazzonis, hanno ideato le loro opere a partire dallo spazio espositivo Platea e la città di Lodi, progettando così dei lavori site-specif.
Attraverso il tuo percorso di studi in Pittura e Arti Visive presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano ti sei avvicina al mondo della curatela. Come approcci, a livello teorico e pratico, il ruolo di curatore.
È la mia prima esperienza in questi termini. Non è facile ma penso e spero di aver trovato finalmente la mia dimensione. È un ruolo che offre la possibilità di far emergere il proprio pensiero attraverso il lavoro di altri. Non ho mai abbandonato il mio lato creativo perché insieme agli artisti si riesce a creare un continuo confronto e stimolo, una contaminazione reciproca di idee. Allo stesso tempo riesco a sfruttare il mio lato organizzativo. La comunicazione è fondamentale, sto imparando e capendo sempre di più come muovermi in maniera corretta in questo ruolo.
Lodi è vicina a Milano ma fuori dai più prestigiosi circuiti del contemporaneo del capoluogo lombardo: in che modo questo progetto potrà attivare il territorio?
Pochi giorni prima dell’inaugurazione di Marcello Maloberti ho avuto la possibilità di interfacciarmi con le attività commerciali della città a cui avevamo chiesto di partecipare all’azione dell’artista: invadere Lodi con i cartelli Platea. Il riscontro è stato quasi emozionante. Erano tutti entusiasti di questa iniziativa, ci ringraziavano per aver portato una tale novità per le strade di Lodi. Platea è nata con questo intento, fare qualcosa per la città, regalare un’esperienza. La presenza di artisti come Marcello Maloberti e la collaborazione di enti come la Galleria Raffaella Cortese di Milano ha permesso di portare un’attenzione particolare verso il progetto e le attività che si svolgono attorno a esso sul territorio lodigiano.
Quale il tuo rapporto con Marcello Maloberti e come il suo progetto inaugura Platea?
Marcello Maloberti è una guida, un maestro da seguire. Ho avuto la fortuna di averlo come professore all’università e ora ho la possibilità di lavorare insieme a lui. Quando eravamo a lezione mi destabilizzavano sempre i suoi pensieri rispetto al mio lavoro, mettevo in discussione tutto, il confronto con lui mi ha sempre aiutato a vedere la soluzione migliore da seguire. Il suo intervento a Platea ha coinvolto tutta Lodi. La città è stata sommersa da cartelli pubblicitari e poster che riportavano il nome dello spazio. La fotografia Trionfo dell’Aurora,inserita all’interno della vetrina, cattura lo sguardo del passante che pian piano si avvicina e coglie i dettagli meravigliosi dell’immagine. Con la sua opera e la sua performance ha dato ufficialmente vita a Platea.
A cura di Marco Roberto Marelli
Platea | Palazzo Galeano
Marcello Maloberti
Trionfo dell’Aurora
09 giugno – 31 agosto 2021
A seguire:
Vittoria Viale, settembre 2021
Giulio Locatelli, ottobre 2021
Silvia Berry, novembre 2021
Vittoria Mazzonis, dicembre 2021
Coordinamento di Francesca Grossi
Palazzo Galeano – Corso Umberto I, 50 – Lodi
Instagram: platea_palazzogaleano
Caption
Platea, Azione di Marcello Maloberti – Courtesy Platea
Poster Platea – Courtesy Platea
Platea, Azione di Marcello Maloberti – Courtesy Platea
Trionfo dell’Aurora, Marcello Maloberti, 2018-2021 Courtesy l’artista e Platea, ph Tspace Photo
Trionfo dell’Aurora, Marcello Maloberti, 2018-2021 Courtesy l’artista e Platea, ph Tspace Photo
Francesca Grossi – Courtesy Platea