Torino è una città in linea retta, una New York senza pretese. La principale arteria viaria sprofonda al suo interno, penetra senza soluzione di continuità, senza tregua, le vie si fanno più strette, il traffico più lento e caotico. Cuore della monarchia italiana, sopravvive fra grandezze antiche e degrado moderno. La, dove la Barriera di Milano sfocia nelle sue vene, sorge Docks Dora, complesso di magazzini costruito fra il 1912 e il 1914 nelle vicinanze della ferrovia e di molte importanti aziende di inizio Novecento. Un non luogo, si direbbe ora, un contenitore dove sostavano le merci, dove si sono avvicendate e si avvicendano oggi piccole storie, perdute nello scorrere di eventi più grandi di loro. Gioiello tecnologico dell’epoca, fu progettato dell’ing. Ernesto Fantini e la costruzione affidata all’impresa Porcheddu. Giovanni Antonio Porcheddu è un personaggio modernissimo, antesignano di quei grandi nomi dell’industria tecnologica che dominano attualmente i mercati. Orfano di entrambi i genitori in precoce età, ottenne tre lauree e divenne il “re del cemento armato” introducendo tale tecnica edile in Italia. A lui si devo alcuni fra i più celebri cantieri del secolo scorso; fra i timori generali, su una piccola barchetta assistette, da sotto l’arcata principale, alla rimozione delle impalcature del suo Ponte Risorgimento a Roma.
Quale miglior sede del luogo in cui si fece il futuro per ospitare il quartier generale di NESXT, festival curato e organizzato da Olga Gambari e Annalisa Russo, ideato e prodotto dall’Associazione ArteSera, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Nove le realtà indipendenti ospitate, tutte selezionate tramite una ricca call : Borderlight (Milano), Cantieri d’Arte (Viterbo), Farmacia Wurmkos (Sesto San Giovanni- Milano), FatStudio (San Lazzaro -Bologna), Lottozero (Prato), MUCHO MAS! (Torino), Novella Guerra (Imola), Porto dell’Arte (Bologna), VILLAM (Roma).
Queste realtà differenti, dislocate in luoghi particolari della città, rendono NESXT un evento che si diffonde sul territorio tramite una rete di spazi che adattano le proprie modalità espositive alla sede affidata, amplificando caratteristiche proprie o sperimentando nuove soluzioni. Spostandosi da un luogo all’altro ciò che emerge è l’alto livello dell’offerta culturale e l’analogia con le tematiche trattate nei molti eventi che accendono la Torino Artweek. Il suono è al centro di questa settimana dell’arte, declinato in mille forme, ospitato da Artissima nel vincente allestimento realizzato presso OGR – raro esempio di come una realtà commerciale può comprendere i propri limiti e, senza forzare la sua natura, trovare un modo per farsi “museale” – ci conduce fino a Club To Club 2018 l’International Festival of Avant-garde and Pop, evento che rende infinite le notti e fa riflettere su come oggi la cultura sia trasversale e superi ogni imposizione ideologica o semplicemente snob e di parte.
L’arte è finita, tutto è arte, se di qualità.
Un inteso programma di live, performance, talk e laboratori ha animato Nesxt 2018. Il semplice e abusato programma di mostre lascia spazio a eventi dinamici, che vivono nel tempo ed evidenziano una sotterrane tendenza che vede la classica esposizione una pratica sempre meno interessante, che rende palese un certo fastidio verso l’ennesimo opening fine a se stesso, onanistico, utile solo se veicolante un messaggio forte che va al di là del mondo artistico aprendosi alla cultura tutta e alla contingenza. Un sentire doppio, quello emerso dal festival, una creatura bicefala che si muove fra presente e passato, che vuole fuggire da un mondo al disfacimento e cancellare le voci con suoni e frastuoni, che cerca nello stordimento il celebre “attimo di libertà” del cantautore genovese. Una creatura che non è però vinta, è lucida colta e feroce, vuole il futuro e, passato l’attimo di disperazione, combatte con l’unica arma concessa, combatte un governo nero-dilettante con la gioia della cultura, del rispetto delle regole e della professionalità al di là del budget e della visibilità.
Suoni di futuro; i tempi sono pronti per costruire sopra le macerie.
Marco Roberto Marelli
NESXT Festival
30 ottobre – 4 novembre 2018
a cura di Olga Gambari e Annalisa Russo
ideato e prodotto da Associazione ArteSera
Docks Dora (quartier generale ) – Via Valprato, 68 – Torino
Caption
Borderlight – NESXT Festival, 2018 – Courtesy NESXT
Mucho Mas! – NESXT Festival, 2018 – Courtesy NESXT
Porto dell’Arte – NESXT Festival, 2018 – Courtesy NESXT
Villam – NESXT Festival, 2018 – Courtesy NESXT