A Pescara con Nero – La Factory di Matteo J. Coccia

“Pescara dà soddisfazione, è una città florida di artisti” Matteo J. Coccia descrive così la sua città natale dove, nel 2017, ha scelto di fondare lo spazio espositivo indipendente Nero – La Factory. All’epoca era intento a cercare uno spazio fisico per la sua agenzia pubblicitaria e imbattendosi in una tipografia sfitta nel cuore di Pescara Vecchia decise di destinare parte del locale a spazio espositivo. Gli studi in scenografia e in grafica pubblicitaria del fondatore hanno inciso sull’identità della galleria che si è presentata fin da subito come spazio collettivo e collaborativo. La scelta del nome sottolinea tali aspetti, richiamando un celebre luogo di aggregazione e produzione artistica come la Factory di Andy Warhol.

Matteo J. Coccia, già curatore freelance prima dell’apertura di questo spazio personale, aveva compreso quanto fossero astrusi e tormentati gli iniziali tentativi di apparizione per molti artisti emergenti e spinto dal desiderio di poter dare visibilità a nuovi talenti ha focalizzato il proprio interesse in questo specifico ambito, stimolante ma azzardato. Per sostenerli, propone spesso all’interno del programma espositivo delle prime personali (o bipersonali) che permettono di narrare la singola ricerca artistica. In un’iniziale momento lo spazio ha privilegiato soprattutto il linguaggio contemporaneo della propria regione, ampliandosi verso altre città italiane solamente negli ultimi anni. Ha inaugurato nel 2017 con la bipersonale di Giovanna Eliantonio e Sandra Lazzarini e la collettiva di soli artisti abruzzesi No(w) Art – Contemporary Exhibition, collettiva. Ha proseguito l’anno successivo ospitando i disegni di Alessandro Serafini e di Fabrizio Sclocco e le sculture antropomorfe di Fabio Amoroso. Nel 2019 ha accolto Lorenzo Kamerlengo, Stefano Carbonetti, la performance Aurático di Emanuela Gizzi e la fotografa Sabrina Caramanico. Durante quest’ultimo periodo lo spazio avrebbe dovuto mutare il proprio aspetto divenendo per circa un mese la dimora dell’artista reggiano Matteo Messori. Al termine della residenza era previsto un solo show con opere realizzate in loco. Purtroppo, l’idea iniziale è stata bruscamente modificata a causa delle chiusure regionali ma a fine giugno verrà esposto un nuovo progetto di questo artista, che ha prodotto una serie inedita di lavori nel proprio studio servendosi di materiali di recupero scovati nei dintorni.

Le esposizioni di Nero – La Factory sono la meta finale di un percorso collettivo di idee e scelte nate e sviluppate insieme a un gruppo di giovani collaboratori che affiancano il gallerista anche nei mesi precedenti gli eventi. Il ruolo di curatore è spesso condiviso o interamente affidato a un suo coetaneo e la scrittura di comunicati stampa, testi critici e di approfondimento assegnati a penne fresche e originali come quella di Francesco Salvatore.



fu Installation view, Pregato Promesso, Stefano Carbonetti, 2019, credit Arianna Consorte (2)
fu Instllation view, Leave me now, return tonight, Sabrina Caramanico, 2020, credit Arianna Consorte
fu Installation view, Auràtico, Emanuela Gizzi, 2019, credit Arianna Consorte (2)
fu Installation view Sharp dressed walk, Lorenzo Kamerlengo, 2019, Installation view, Pregato Promesso, Stefano Carbonetti, 2019, credit Pierluigi Fabrizio
FU 2Installation view, Auràtico, Emanuela Gizzi, 2019, credit Arianna Consorte
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“Il mio gusto personale incide molto sulla selezione degli artisti e dell’allestimento delle mie mostre. Sento di possedere un occhio teatrale e tale impostazione deriva anche dalla mia formazione grafica. La mia galleria è un unico spazio rettangolare, che in fase di progettazione per un’esposizione considero come una sorta di scatola bianca vuota, un monitor di computer in cui inserisco elementi che comunicano tra di loro. Preferisco gli allestimenti con sculture e installazioni, ma quest’anno ho approfondito il linguaggio fotografico con la prima personale a Pescara di Sabrina Caramanico”. (Matteo J Coccia)

L’ultimo progetto curatoriale prima del lock-down, dedicato al lavoro fotografico di Sabrina Caramanico, comprendeva anche la pubblicazione di un libro d’artista in cui sarebbero stati raccolti altri scatti inediti della stessa autrice. Il suo completamento e la stampa sono stati solamente posticipati e tale attesa ha generato nuovi propositi nel gallerista, che vorrebbe presto avviare una nuova realtà di editoria indipendente all’interno di Nero – La Factory.

Ad arricchire il variegato programma di eventi di questo spazio dal 2018 è nato anche Mercato Nero, un market volto a promuovere nuove forme di ricerca e interpretazione della manualità attraverso l’esposizione delle opere di un selezionato gruppo di designer, artigiani e artisti provenienti dalla regione Abruzzo.

La scelta di animare questo luogo con iniziative di diversa natura rispecchia lo spirito aperto ed elastico dello stesso fondatore, che raccontandosi afferma: “Nero – La Factory non è solamente galleria e spazio espositivo. È un progetto più ampio, la cui aspirazione è arricchire la conoscenza relativa al giovane mondo artistico contemporaneo coinvolgendo figure creative appartenenti a sotto ambiti a volte molto diversi tra loro attraverso mostre e pubblicazioni di cataloghi intesi come spin-off”. (Matteo J Coccia)

Giorgia Bergantin


Nero – La Factory – Via Giovanni Caboto, 67 – Pescara

www.nerolafactory.com

Instagram: nerolafactory


Caption

Stefano Carbonetti, Pregato Promesso, 2019 – Installation view – Courtesy Nero – La Factory, credit Arianna Consorte

Sabrina Caramanico, Leave me now, return tonight, 2020 – Installation view – Courtesy Nero – La Factory, credit Arianna Consorte

Emanuela Gizzi, Auràtico, 2019 – Installation view – Courtesy Nero – La Factory, credit Arianna Consorte

Lorenzo Kamerlengo, Sharp dressed walk, 2019 – Installation view – Courtesy Nero – La Factory, credit Pierluigi Fabrizio

Emanuela Gizzi, Auràtico, 2019 – Installation view – Courtesy Nero – La Factory, credit Arianna Consorte