Nelle profondità della superficie: Manuela Toselli e Thomas Scalco

Un delicato ritmo di opposti, che corre in bilico fra mondi apollinei e dionisiaci, fra reale e virtuale, fra il bianco e il nero, è quello realizzato da Manuela Toselli e Thomas Scalco in occasione della mostra bi-personale Il decifrabile languore della trasparenza. Curato da Matteo Galbiati, presso gli spazi di Villa Contemporanea a Monza, l’evento espositivo mette in dialogo due artisti molto diversi fra loro, legati a due percorsi formativi e a due generazioni differenti, ma accomunati da un simil sentire che evade dal puro dato materiale per giungere a un reale, insito nelle trasparenze, che oscilla fra delicatezze sensoriali e mondi digitali. Fino al 4 marzo sarà possibile immergersi in questo affascinate mondo e vedere da vicino le opere dai due operatori estetici riscontrando così, personalmente, il differente approccio a tematiche comuni, l’utilizzo di medium e competenze diverse per dare una risposta, ogni volta nuova, a correnti di pensiero che scorrono immutate ma sempre diverse nei secoli.

Manuela Toselli
Manuela Toselli – Morbide geometrie accompagnano le linee rigide del mio pensiero #21, 2016 – Morbide geometrie accompagnano le linee rigide del mio pensiero #30, 2017 – organza di seta e cotone – cm 38,5 x 38,5 ciascuno – courtesy Villa Contemporanea

Tema centrale dell’esposizione si pone l’uso della superficie come realtà da addomesticare e indagare attraverso composizioni e suggestioni geometriche che metto in crisi il concetto stesso di spazio. Spazio che non si limita al suo puro esserci fenomenologico ma che si fa modalità fisica per l’espressione di un pensiero profondo. Senza scomodare le grandi avventure spazialiste del passato o il genio indiscusso di Capogrossi, le opere esposte a Monza evidenziano come l’influenza del nuovo mondo digitale sia intervenuta prepotente e nuova su quella rivoluzione estetica che ha visto la tela essere bucata, tagliata o estroflessa per passare, quasi kantianamente, da mezzo a fine.

Manuela Toselli (Torino, 1971) è grazia che si muove leggera sospesa nel vento. Il suo fare artistico è elegantemente legato all’uso delle stoffe, di quella seta che le permette di tessere nuove tele dove le durezze della geometria non riescono a sopravvivere alla propria essenza e contingenza. Materiali leggeri, come l’organza, donano calore e intimità a delle strutture meccanomorfe, da Optical Art da focolare, che a contatto con le fonti luminose creano modernissime immagini che appaiono come pulsare perse in un etere fatto di byte. Dalla trama del tappeto berbero a quella dello schermo HD, le opere realizzate dall’artista piemontese si diffondono fra un mondo antico e la realtà presente regalandoci la magia di una delicata percezione che libera il nostro sentire.

Thomas Scalco
Thomas Scalco – Monochrono, 2016 – Tecnica mista su tela, cm 62,5 x 52,5 ciascuno – courtesy Villa Contemporanea

Thomas Scalco (Vicenza, 1987) è pittore, attraverso il solo uso dei colori realizza gorghi primordiali, paesaggi selvaggi, mondi oscuri e magmatici che sembrano attirarci, come in un vortice, fino al centro della terra. Dalle profondità, quasi fossero spigolosi fantasmi, emergono “reali”, nella loro unica esistenza virtuale, delle leggere forme geometriche che disperdono la loro scia sulla superficie creando immagini simili a quelle che ci aspetteremmo di trovare in un videogioco anni Ottanta, epifaniche realtà che appaiono in cerca di salvezza da quell’universo della comunicazione, oggi così caotico, dove la sovrabbondanza di stimoli e luci ha generato un buio profondo nella nostra percezione ormai allo stremo.

In un linguaggio nel quale la differenza fra soggetto materiale e pensiero diviene labile, le opere presenti in mostra intessono un dialogo profondo fra due artisti che, non limitandosi all’utilizzo della sola componente geometrica, apre a una riflessione che corre in bilico fra presenza e assenza, fra mondi vivibili e altri percepibili, aprendo uno spiraglio verso un passaggio che ci permetta di fuggire dalla società del solo spettacolo in cui viviamo.

Marco Roberto Marelli

MANUELA TOSELLI – THOMAS SCALCO

IL DECIFRABILE LANGUORE DELLA TRASPARENZA

a cura di Matteo Galbiati

21 gennaio – 4 marzo 2017

VILLA CONTEMPORANEA – Via Bergamo, 20 – Monza

www.villacontemporanea.it

Immagine di copertina: Il decifrabile languore della trasparenza –  exhibition view – courtesy Villa Contemporanea