Nam – Manifattura Tabacchi presenta a Firenze la mostra nel paese delle ultime cose, frutto dell’esperienza di residenza Superblast II, a cura di Caterina Taurelli Salimbeni. Il percorso espositivo comprende l’opera, in realtà concepibile come un progetto a ampio raggio, Miss Italia dell’artista Beatrice Favaretto (1992, Venezia) che insieme ai contributi dei colleghi Irene Adorni, Roberto Fassone, Lorenzo Lunghi, MERZBAU e Davide Sgambaro sarà visibile negli spazi fiorentini fino al 16 Ottobre 2022.
Miss Italia è effettivamente, a livello concreto e materiale, un’opera di videoarte, che addiziona più parti di diversi filmati; considerandola in un’ottica più estesa, essa propone una visione, un nuovo approccio alla vita stessa. Beatrice Favaretto prosegue nel rendere protagonisti della propria pratica persone incontrate nel personale cammino umano e artistico, che rappresentano attraverso la loro singolarità, unica in quanto individui, una platea collettiva. È questo, infatti, il caso di Ludovica (2000, Napoli), grazie alla quale Miss Italia esiste e ha un volto, fatto di molteplici sfaccettature, inquadrature, pose, svariate modalità di presentare se stessi agli altri. Il video presenta ossessivamente parti di Ludovica, momenti di dialogo, di riflessione verbale e non, che nascono dai mesi di lavoro con Beatrice Favaretto. Unendo filmati d’archivio a interviste e confronti fra le due, con video commissionati dall’artista e fondati sugli esperimenti legati al manifesto del Post-porno, si sviluppa una procedura di reiterazione di una stessa azione, con il puntare verso di sé l’obiettivo, la quale non è altro che un mettersi a fuoco in maniera profonda. Non risulta un qualcosa di ridondante, bensì un metodo efficace di indagine, volto a comprendersi e a indagare la propria immagine, il proprio corpo, quindi la propria anima, se stessi nell’accezione più completa.
Piccoli passi per scoprirsi, conoscersi, vedersi così ripetutamente da poter osservare oltre. Questo “oltre” è declinabile su diversi piani, specificatamente designato al superamento di una stratificazione di stereotipi e inibizioni sedimentati nel corso dei secoli e derivanti da una cultura inevitabilmente condizionata dall’educazione religiosa e da una società che si proclama aperta ed inclusiva, giungendo però sovente a realizzare il suo opposto. Miss Italia è un manifesto di libertà, veicolato mediante una sola persona, esposta e diffusa di fronte all’Io che si rimira e al grande pubblico, che diviene in tal modo modello per una volontà collettiva di riappropriazione del sé.
Ludovica si presenta nella sua bellezza disarmante, di una semplicità che scaturisce dalla verità che mette in campo nel mostrarsi così come è, in quell’attimo in cui si trova: è una persona, un mondo costituito da molti al suo interno e il concetto d’identità arriva a frantumarsi. Perde interesse il bisogno di definizione di genere, di ruolo, di ricchezza e così via, che gli schemi sociali impongono: l’attenzione è convogliata al ricercare e ricreare la propria armonia individuale. Questo messaggio è espresso con accorgimenti e ritualità decisamente personali, ma che arrivano dritti al punto, coinvolgendo inevitabilmente il fruitore, adesso parte di una stessa storia condivisa.
Il desiderio, ecco cosa c’è alla base di tutta questa opera. Un desiderio che inizia dalla sessualità, elemento fondamentale delle nostre vite, spesso offuscato da trame di pudico contesto, che sgorga senza più vincoli e conduce a una libertà totalizzante. Dal vivere il sesso con accettazione, normalità, quotidianità, può crescere una consapevolezza del sé nuova e appagante, piena, che possa riversarsi nelle molte sfere vissute da una persona.
I primi piani di Ludovica in Miss Italia penetrano la sensibilità dell’osservatore, rimanendo nella sua mente con una nota di dolce malinconia, grazie alla positiva ingenuità, la freschezza, la Libertà dell’affacciarsi alla vita e ai suoi tanti ambiti di una persona alla costante ricerca di risposte alle proprie domande, che saggia i territori della sua esistenza, e vuole farlo, con una curiosità non assoggettata a regole esterne.
Caterina Fondelli
Beatrice Favaretto, Miss Italia, parte della mostra nel paese delle ultime cose, Manifattura Tabacchi, 2022, Firenze.
www.manifatturatabacchi.com/nam/nel-paese-delle-ultime-cose/
Instagram: beatrice.f_
Caption
Beatrice Favaretto, Miss Italia – Courtesy the artist and NAM – Not A Museum, ph. Leonardo Morfini
Beatrice Favaretto, Miss Italia – Courtesy the artist and NAM – Not A Museum, ph. Eleonora Festari
Beatrice Favaretto, Miss Italia – Courtesy the artist and NAM – Not A Museum, ph. Eleonora Festari
Beatrice Favaretto, Miss Italia – still from the video (particolare) – Courtesy the artist and NAM – Not A Museum