Emporio Centrale
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Milano – Torino | Andrea Barzaghi
a cura di Stefania Margiacchi
Milano, 08.04.21 | 08.05.21
Milano – Torino
O l’illusione di una grande fuga
Immaginatevi un ufficio di una redazione che, per sua natura, si presenta come un luogo di ricerca, nomade e condiviso. Pensate ora che in questo spazio definito si vadano ad inserire interventi site-specific che vi convivono: sia nel mondo “reale” che in quello “virtuale” l’opera prende forma e cerca di plasmarsi rispetto al suo duplice contesto. Adesso proiettateci degli arti fluttuanti che si appoggiano sulle pareti.
Sono unità di misura approssimativa di lunghezza – come cambia dal luogo la percezione della distanza1. Queste braccia si allungano e si accorciano a seconda del posto e rendono plasmabile il tempo e la sua percezione. Muovendosi su traiettorie parallele, tendono ad accelerare e al contempo a rallentare, fino a delle stasi, che sono però di natura frenetica2. Sono riconoscibili ma non realistiche, lontane dalla connotazione anatomica, come se si muovessero in un mondo mimetico che salva gli esclusi3 – non dalla spalla al gomito ma dal gomito alla mano.
Sono truciolati che nascono nella composizione bi-dimensionale del disegno e della pittura e che poi si staccano dalla superficie della tela per aprirsi nella terza dimensione, lasciando la funzione di fine diventando mezzo: non è più una lotta nell’intento di riprodurre il tempo (come nella pratica pittorica) ma diventa necessariamente arte del tempo. Le braccia sono assi coordinate che tendono al movimento – ma non necessariamente ad una destinazione. Sono pertanto segni – la sintesi di un gesto – e sono frecce che indicano direzioni diverse.
Come quei viaggi che sono fughe centripete e centrifughe allo stesso tempo, traiettorie prospettiche, vortici circolari che tendono a ricercare un appiglio nello spazio. E ancora: movimenti migratori, umanoidi sintetizzati solo in arti superiori che nel movimento ricercano l’auto-definizione.
E, nelle traiettorie immaginifiche, creano dei percorsi alternativi che possono connettere destinazioni distanti. Sono vettori di esodi ma anche connettori invisibili di tutte le traiettorie possibili che non vedono versioni definitive ma, nella loro natura precaria, indicano solo tutti i mondi (e i moti) possibili. Trascendendo il possibilismo dell’eventuale imprevisto mettono in potenza uno scenario di congiunzione tra Milano e Torino: oltre ai binari ferroviari e alle tratte aeree e alle autostrade abbiamo un’alternativa che ovvia alla costrizione di una mobilità ridotta.
Si apre un orizzonte dove l’opera d’arte è connettore di spostamento e congiunzione: Milano-Torino adesso distano poco più di 260.000 braccia tra di loro e sono vagoni, e sono vettori in movimento e nel movimento permettono di spostare anche l’arte, bene non necessario ma di util sociale.
Stefania Margiacchi
1) Il braccio, era un’unità di misura di lunghezza utilizzata, In Italia e all’estero, prima dell’adozione del sistema metrico decimale. Le prime attestazioni in Italia risalgono all’undicesimo secolo ed aveva lunghezza diversa a seconda delle città Italiane.
2) Si pensi all’accelerazione del mondo virtuale di contro al rallentamento di quello reale. (Jean Baudrillard, Il virtuale ha assorbito il reale, intervista, 26 aprile 1999)
3) In anatomia si intende il segmento degli arti superiori che va dalla spalla alla piegatura del gomito; comunemente, ciascuno dei due arti superiori dalla spalla alla mano
Biografie:
Andrea Barzaghi (Monza, 1988) vive e lavora a Milano.
I suoi lavori sono stati presentati in occasione di varie mostre, collettive e personali, in Italia come all’estero. Ricordiamo, tra le altre: Abitiamo il mondo, Lunetta 11, Borgata Lunetta – 2020; Through Unfamiliar, Tbilisi History Museum, Tbilisi – 2019; Vie di Fuga, Société Interludio, Torino – 2019; Superstimulus, A&O Kunsthalle, Lipsia – 2019; Dozen, Rosenbaum Contemporary, Boca Raton, Florida – 2018; Malerei!Malerei!, Raum für Zeitgenossische Kunst, Norimberga – 2017; Mit dem Raum reden, Bistro21, Lipsia – 2017; Verso nuovi lidi, Federico Rui Arte Contemporanea, Milano – 2016; Punto e a capo, Kreis Galerie, Norimberga – 2015; Artsiders, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia – 2014.
Oltre all’attività espositiva, si possono menzionare la partecipazione al workshop Q-RATED Nuoro, organizzato dalla Quadriennale di Roma – 2019, il primo premio del Nürnberger Nachrichten Kunstpreis, Norimberga – 2014 e varie residenze artistiche come Italia-Georgia Prize, Tbilisi, Georgia – 2019, Villa Fontaine, Cap d’Antibes, Francia – 2017 e Tyrone Guthrie Center, Annaghmakerrig, Irlanda – 2016.
Stefania Margiacchi (Montevarchi, 1990) è curatrice indipendente e gallerista, sviluppa la sua ricerca artistica tra Siena e Torino.
Nel 2018 ha fondato con l’artista Paul de Flers Société Interludio, spazio per l’arte contemporanea che vuole essere un lungo intervallo artistico che ogni operatore e/o fruitore si ritaglia dal suo vivere quotidiano per l’attento osservare. La ricerca è soprattutto concentrata sui giovani artisti che possano crescere con il progetto e creare dialoghi, così da fare di Société Interludio uno spazio vivo per l’arte.
Dal 2017 Stefania Margiacchi è direttrice artistica di Spaziosiena, nuovo centro di arte contemporanea e spazio culturale a pochi passi da Piazza del Campo.
Margiacchi ha seguito, come curatrice indipendente, diversi progetti per il comune di Siena. Uno di questi è stato il primo festival locale di street art: nel 2016 viene presentato alla città (A)Round TU35_Siena | Street_View. Nello stesso anno, Margiacchi organizza con il padre un programma di residenze artistiche a Fortaleza (Brasile) per giovani artisti europei. Nel 2015 vince il bando per curatori toscani under 35 organizzato dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Grazie a ciò organizza la mostra collettiva Guardarsi Intorno, con il contributo del curatore Lorenzo Bruni. Pochi mesi dopo viene invitata dalla direttrice del museo per bambini di Siena – Complesso museale Santa Maria della Scala di Siena – a presentare la mostra in occasione della settimana del contemporaneo, dove, negli anni precedenti, è stata assistente curatore.
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Milano – Torino | Andrea Barzaghi
a cura di Stefania Margiacchi
08 aprile – 08 maggio 2021
La Redazione – Milano
Partner: Forme Uniche e State Of
Media partner: ArtsLife
Logo realizzato da Manuela Nobile e Alessandro Buzzo
Per maggiori info: forme.uniche@hotmail.com
Caption
Emporio Centrale, Milano – Torino | Andrea Barzaghi – Installation view, La Redazione, Milano, 2021 – Courtesy Forme Uniche, ph Milano Art Platform