12 cavalli – Omaggio a Jannis Kounellis di Lara Nickel (1985, New Mexico) è un’installazione di dodici tele a olio raffiguranti altrettanti cavalli, su fondo bianco, ispirata alla celebre esposizione di Kounellis di dodici cavalli vivi realizzata presso la Galleria l’Attico di Roma nel 1969.
Il progetto dell’artista statunitense, patrocinato dal circuito Yares Art Galleries, già esposto negli USA e realizzato fra 2014 e 2018, viene presentato per la prima volta in Europa presso la Fondazione 107 di Torino, città culla dell’Arte Povera, in uno spazio espositivo che si addice elegantemente alla memoria poverista. La Fondazione nasce, infatti, nel 2009 in un ex capannone industriale di via Sansovino 234 e da dieci anni svolge una vivace attività espositiva, che spazia fra pittura, scultura, video, fotografia e installazione.
È trascorso ormai mezzo secolo dalla memorabile messa in scena di Kounellis, artista famoso per le sue “installazioni viventi” – da Pappagallo (1964) a Motivo africano (1970), passando per Senza titolo, 12 cavalli (1969) – che non smise mai di definirsi “pittore”. Suggestivo pensare che la scelta di Lara Nickel sia andata alla pittura, rendendo omaggio al maestro italo-greco disponendo le tele in modo tale da ricreare virtualmente lo scenario allora presente nella galleria di Sargentini. I dipinti sono disposti sul pavimento, perpendicolarmente appoggiati al muro, come se davvero i cavalli fossero lì, avvicinabili e circoscrivibili dai propri passi. Scoperto è il retro delle opere, che mostrano con sincero disincanto la loro intelaiatura, innescando un primo contrasto fra l’illusionismo con cui i cavalli sono raffigurati, e la loro manifesta finzione pittorica, osservabile spostandosi dietro le tele.
Una ripresa che ha qualcosa di amaro in sottofondo: nell’impossibilità di ripetere il gesto di Kounellis, ormai storicizzato e confinato nel lontano mondo degli anni Sessanta – in cui sperimentalismi e provocazioni avevano ancora un valore disturbante all’interno del sistema dell’arte -, Nickel ricorre al medium della pittura, il più tradizionale, il più antico. Una pittura che, per quanto accostata al lavoro minimalista di Frank Stella, ha anche dei forti lasciti Pop: da lontano i cavalli appaiono tanto realistici quanto finti; nelle loro tinte brillanti, ricordano delle immagini pubblicitarie o dei soggetti di atlanti illustrati. Ecco, forse, l’unico modo in cui si può oggi sentire la Neoavanguardia: come un’eco, un vago e mitico ricordo; il concettualismo si mescola così con la figurazione illusionistica, la meta-riflessione sui media artistici con il citazionismo. Quello che resta è, sicuramente, l’immagine, vera protagonista, che per sua stessa natura è virtuale, è inganno credibile che si auto-disvela come illusione.
Sarebbe facile cadere nel tranello di inserire l’installazione nel generale tripudio di immagini della nostra società contemporanea, ma il lavoro di Nickel è più sottile perché cosciente della realtà odierna, di cui evidenzia le contraddizioni. Il sentimento che si percepisce è una sorta di nostalgia consapevole, che si rifiuta di dimenticare ciò che è stato e ne accoglie gli insegnamenti, riconoscendo nello stesso tempo l’impossibilità di riproporre un’esperienza travolgente come quella vitalistica del 1969. Per due motivi: perché sarebbe una ripresa fine a se stessa, una copia; perché, sopratutto, risulterebbe anacronistica, meno interessante nella contemporaneità, meno densa di interpretazioni dell’attuale.
La realtà si trascolora nella rappresentazione, così come l’emozione data dall’animale vivo e scalciante si stempera nel silenzio ovattato dei cavalli dipinti, immersi nel vuoto del bianco. Se prima la vita voleva entrare nell’arte prepotentemente con la sua energia, con l’intento di volerla dissacrare, distruggere per rinnovare, renderla pulsante, il percorso qui pare all’inverso. Un’azione volutamente studiata per non essere mercificata o ripresa diventa un motivo di ispirazione, ed è l’arte in quanto “tradizione” a dare significato e linfa ai nuovi fenomeni artistici.
Giulia Perrucci
Lara Nickel
12 Cavalli – Omaggio a Jannis Kounellis
19 ottobre – 1 dicembre 2019
Fondazione 107 – via Sansovino, 234 – Torino
Instagram: fondazione107
Caption:
Lara Nickel, 12 Horses – Homage to Jannis Kounellis – Installazione dimensioni ambiente, Fondazione 107, 2019 – Courtesy Fondazione 107, Torino.