Sguardi di vetro: Jenni Hiltunen da Mimmo Scognamiglio

Ci sono occhi grandi. Ci sono sguardi vuoti. Sono i ritratti di pose scomposte che Jenni Hiltunen, artista finlandese classe 1981, presenta per la sua seconda personale da Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea a Milano. Protagoniste delle grandi tele allestiste a occupare le parete bianche della galleria, per la mostra Glass Walls, sono donne comuni, qualunque. Non sono ritratti personali, ma il risultato della rappresentazione di una condizione.

Da sempre interessata alla ricerca attorno alla forma e alla lettura odierna della femminilità, Jenni Hiltutnen porta avanti questa osservazione scegliendo come soggetti modelle dalle pose sfatte, stanche, senza più alcuna voglia.

I volti mostrano sguardi annoiati e persi, colpiscono lo spettatore con occhi grandi, focalizzati su il nulla al di là della realtà visibile. Come specchi di vetro, riflettono il vuoto dell’esistenza vissuta nella ricerca dell’apparire. Le modelle annoiate e sprezzanti della posa definita e perfetta da mostrare al mondo, riacquistano una realtà differente, più introspettiva e quotidiana. Nel rifiuto di una condizione definita e prefissata da un immaginario sociale, che vede la donna come espressione della perfetta idea di “bellezza patinata” espressa nelle riviste e nei social media, le figure femminili della Hiltunen smettono di fingere, si riappropriano della propria esistenza e di un proprio essere interiore.

Jenni Hiltunen
After Image, 2017 – courtesy Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano.

Le tele sono uno sguardo introspettivo nell’intimità di una vita ossimorica. La stanchezza della figura, l’affaticamento insito in un  animo privo di tranquillità, traspaiono dietro ai colori forti e accessi scelti per le rappresentazioni, in un contrasto che è espressione di uno stato d’animo di disarmonia.

In contraddizione con la visione che si vuole dare della propria esistenza, in una continua ostentazione di felicità, divertimento e perfezione, le donne ritratte non temono di superare questa visione edulcorata della vita, per rendere visibile, come al di là di una parete di vetro, la reale inquietudine interiore che la contraddistingue. Non ci si nasconde più dietro la recitazione di una parte che, seppur dettata dal desiderio, risulta astratta.

La concretezza del tratto materico, denso di colore brillante e saturo, riporta infatti al realismo di una bramosia interiore, rivolta verso qualcosa di altro che difficilmente viene raggiunto durante una vita che, il più delle volte, può risultare triste e noiosa nella sua quotidiana routine di attesa. Eppure la forza di questi sguardi, spenti e tormentati, sta proprio in una nuova presa di posizione rispetto a una condizione sociale prefissata e già disegnata nella sua più perfetta forma. L’attesa, negativa, come stato di inattività e staticità, si tramuta nella più leggera e tranquilla lettura “del giardino”.

Jenni Hiltunen
Glass Walls, 2017 – courtesy Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano.

È l’artista stessa a spiegarlo nell’intervista concessa ad Antonio d’Amico, riprendendo un concetto derivato dal pensiero orientale: aspettare si trasforma in un vivere il presente, osservando, con pazienza, come ogni cambiamento si manifesti a pieno solo dopo tempo e anni, come un ramoscello che cresce per diventare pianta.

I ritratti, l’atto del dipingere, diventano una sorta di catarsi della propria e altrui condizione femminile, per appropriarsi nuovamente, attraverso la forza e l’energia del colore, di ogni aspetto della vita reale, non immaginifico o trasformato per essere mostrato.

Sara Cusaro 

 

JENNI HILTUNEN

GLASS WALLS 

19 settembre – 15 novembre 2017

MIMMO SCOGNAMILGIO ARTECONTEMPORANEA – viale Goito, 7 – Milano

www.galleria.mimmoscognamiglio.com

Immagine di copertina: Pink Wallpaper (particolare), 2017 – courtesy Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano.