Jared Madere, Autoaffermazione dello sguardo

Jared Madere (United States, 1986) arriva a Milano, negli spazi della Galleria Federico Vavassori, con la mostra personale In the back of the restaurant I made him kiss the ring: Haunted House in the Key of New Years Paths to G-ddess~ Tiny Dick Timmy Ricochet~ Live from the Geomancer’s Clit Ring You say one thing and everyone acts like you don’t mean the opposite of it at the same time too.
L’artista abita lo spazio e lo stravolge. Ci conduce in un mondo variopinto e cartoonesco, denso di immagini digitali rubate, illustrazioni e sculture di gatti giganti. La mostra si estende nelle tre stanze della galleria, gli ambienti sono in connessione, assistiamo a un racconto sequenziale. Cat swat bird e Cat swat bird rematch si presentano rispettivamente nella prima e nella terza stanza, sono dei disegni di gatti che predano uccelli realizzati in vari stili con dei rossetti e riempiti di marmellata e piume. Le pitture murali uniscono le pareti in una unica visione e connettono le opere alle pareti le une con le altre. L’ambiente è un laboratorio espressivo dove la pornografia del mainstream si trova declinata all’ennesima potenza in un’estetica barocca.

Le opere sono rese possibili dal consumo e uso quotidiano dei nostri strumenti di comunicazione. Il nostro mondo digitale è una costellazione di immagini inutili accumulate e riprodotte in massa, mostrate in loop, in maniera costante e impietosa. Questa marea continua a colpirci senza tregua e senza sosta. Se molti di noi cercano un riparo da questo bombardamento, Jared Madere ingloba tutto il disagio e l’aggressività disinnescandola nelle sue opere, decontestualizzando e ricomponendo un universo nonsense. Le immagini utilizzate sono artificiose, puntano a impressionare lo spettatore e a catalizzare la sua attenzione in una forma di intrattenimento momentaneo denso di pregiudizi e stereotipi. I soggetti rappresentati sono sempre subalterni al modello occidentale, troviamo cartoline turistiche, animali, bambini in pose buffe, persone e luoghi sfruttati fino a spremerne tutto quello che si può ricavare. In questa estetica si muove l’artista che trasfigura queste forme superficiali in un prezioso chiffon colorato attorniato da selfie di celebrità; tutto viene affrontato con leggerezza, ma non svuotato di significato.



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Le opere di grande formato (Adrenaline House, The crazy life is nuts) sono alternate con collage appesi con lacci: si tratta di foto di disegni 3d stampati su carta fotografica e decorati con erba recisa. Queste stampe seguono la stessa linea dei murali il cui tema è la caccia: l’uccello cerca di sfuggire in loop dalla presa del gatto. Questo processo innesca una ripetizione ossessiva di una violenza giocosa dallo scontato epilogo, seguendo un canovaccio lungo secoli. L’uccello diventa un elemento di vita contrapposto al gatto; nelle due sculture feline lo stesso animale passa da essere vivo a essere morto. In If you haven’t been there you wouldn’t understand il gatto di legno ricoperto di jeans è vivo mentre in You know there is nothing to understand because you’ve been there è il suo corrispettivo fantasma, una visione di alluminio e nastro adesivo americano. La morte non è trattata in maniera tragica, questi due oggetti riprendono una forma sciamanica, contaminata però dell’immaginario hollywoodiano.

I personaggi che popolano le opere di Jared Madere sono molti. La seconda sala è presidiata da angeli che sembrano alieni e da foto di volti di sconosciuti strappate a Instagram. Tutti i pezzi creano un racconto corale, lo squarcio quotidiano e pop fatto di immagini e di oggetti che ci circondano. Ogni elemento possiede un’iconografia precisa e ampiamente denotata, tutto è disposto in modo specifico nello spazio. In the back of the restaurant I made him kiss the ring: Haunted House in the Key of New Years Paths to G-ddess~ Tiny Dick Timmy Ricochet~ Live from the Geomancer’s Clit Ring You say one thing and everyone acts like you don’t mean the opposite of it at the same time too è uno squarcio di una parte della nostra fantasia che non abbiamo mai osato esprimere.

Viola Morini


Jared Madere

In the back of the restaurant I made him kiss the ring: Haunted House in the Key of New Years Paths to G-ddess~ Tiny Dick Timmy Ricochet~ Live from the Geomancer’s Clit Ring You say one thing and everyone acts like you don’t mean the opposite of it at the same time too

13 febbraio – 10 aprile 2020

Galleria Federico Vavassori – Via Giorgio Giulini, 5 – Milano

www.federicovavassori.com

Instagram: galleriafedericovavassori

Instagram: jaredmadere1


Caption

Jared Madere, In the back of the restaurant I made him kiss the ring: Haunted House in the Key of New Years Paths to G-ddess~ Tiny Dick Timmy Ricochet~ Live from the Geomancer’s Clit Ring You say one thing and everyone acts like you don’t mean the opposite of it at the same time too – Exhibition view, Galleria Federico Vavassori, Milano, 2020 – Courtesy Galleria Federico Vavassori