INTERVISTA – TOMOKO SAUVAGE

Musicista e sound artist giapponese di base a Parigi, ha realizzato mostre e workshop in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone.
Le performance di Tomoko Sauvage vertono su un delicato equilibrio fra controllo e apertura al caso, alle percussioni accidentali di gocce, alle caratteristiche acustiche dello spazio e alle fragili tonalità create a partire da materiali fluidi ed effimeri, in un processo di costante movimento e dissoluzione.

L’artista lavora con ciotole e recipienti di porcellana di diverse dimensioni, riempiti d’acqua e amplificati con idrofoni. La sua ricerca nasce dall’acqua nelle sue diverse forme – gocce, onde, bolle – dalle risonanze dei contenitori, così come dal feedback audio, dando origine a tessiture di drones e overtones naturali.


Da quanto tempo fai l’artista e quali sono le differenze da quando hai cominciato a oggi?

Ho iniziato a fare musica quando ero ragazzina, cominciai fin da subito con la sperimentazione attraverso le bocce d’acqua, che rimane il fulcro della mia attività e ricerca artistica dal 2006. Sto cercando di ricordare come ho iniziato. C’è una parola giapponese, shoshin, che deriva dagli scritti del drammaturgo e attore medievale Zeami sul teatro Nō, A Mirror to the Flower. Zeami afferma che un performer Nō non dovrebbe mai dimenticare i suoi inizi ma tenerli sempre a mente per tutta la vita. Questo insegnamento è così popolare in Giappone che mi viene sempre in mente quando mi fanno domande sul mio percorso artistico.

Puoi descriverci la relazione che intercorre fra suono e visione?

Hmm, sono connessi in qualche modo nella mia mente ma non riesco assolutamente a spiegare come…

Quali sono i tuoi libri, opere d’arte, dischi preferiti? Qual è l’ultimo concerto/mostra/spettacolo che hai visto? Le tue ispirazioni?

Recentemente ho letto alcuni libri di Shizuka Shirakawa, un autorità per quanto riguarda gli antichi ideogrammi Cinesi, la biografia di Sun Ra … Qualche settimana fa sono rimasta colpita dallo spettacolo dell’artista Lucrecia Dalt. Gli altri giorni gioco molto con i miei bambini e credo che sia d’ispirazione. Da tante cose traggo ispirazione, impressioni o posti, frasi da conversazioni, odori, colori e luci che spesso ritornano anche nei miei sogni.



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Tomoko Sauvage
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Ci puoi raccontare qualcosa di più sulla performance che farai per il Node Festival?

Suonerò con i miei strumenti originali, le bocce d’acqua. Consistono in sei recipienti di porcellana, riempite con l’acqua, amplificate con idrofoni (microfoni appositi per l’immersione nei liquidi) e userò anche semplici dispositivi elettronici. Lavoro con il feedback audio che si modula attraverso le onde dell’acqua, le bolle, il gorgoglio emesso dalla terracotta porosa, sassi, pietre, gocce d’acqua… Questo è un progetto di ricerca che dura da diverso tempo e molte azioni che farò non sono cambiate così tanto dal passato, ma il mio desiderio, ora, è quello di ricercare nuove possibilità per creare suoni raffinati in grado di risuonare naturalmente in dialogo con le frequenze dell’ambiente di un determinato luogo.

Nei tuoi lavori, nelle tue performance l’acqua è l’elemento più importante. Qual è la tua idea di natura?

L’acqua è un elemento importante nel mio lavoro ma la ceramica e i dispositivi elettronici sono inseparabili da essa nei miei strumenti. Se uno di questi mancasse potremmo a mala pena sentire qualcosa. Nel mio lavoro l’acqua coordina, mette a punto, filtra e diffonde. Credo anche che l’acqua permetta ovunque di connettere elementi differenti, sia in pratica che metaforicamente parlando.

Qual è il tuo rapporto con la musica? Quanto è importante per la tua ricerca artistica?

La musica è la mia principale e unica attività. L’aspetto visivo del mio lavoro deriva dalla musica e dalla performance. Come credo sia per altrettante persone, la musica è come il cibo per me. Sarebbe difficile vivere senza.

Intervista a cura di Federica Fiumelli


Intervista realizzata in occasione di NODE Festival 2018

Martedì 14 > sabato 17 novembre | Modena

www.nodefestival.com

www.o-o-o-o.org


Caption

Tomoko Sauvage – Courtesy NODE