“Palermo è il nostro bozzolo, ma porteremo la nostra seta in Cina”. Intervista a Valentina Sestieri, curatrice e fondatrice di Baco about photographs

In una strada secondaria di Palermo, è sorto un nuovo spazio espositivo, frutto della sinergia nata fra Valentina Sestieri, giovane curatrice, e Andrea Campesi, fotografo e stampatore. Baco about photographs arriva in città già alla fine del 2017 ma, da qualche mese, questo contenitore poliedrico ha una nuova casa in centro storico, consolidando la sua collaborazione con Minimum, laboratorio di fotografia e stampa.
Baco, come lo definiscono i loro creatori, è un “produttore e contenitore di progetti fotografici”: si va dalla curatela di mostre e progetti fotografici alla stampa; da pochi giorni la cooperazione con Minimum lab è sfociata nella creazione di un laboratorio di camera oscura.
Recentemente, Baco ha ospitato il suo primo live con una performance dell’artista Cane di Coda e ha da poco inaugurato la mostra Frantic di Michela Palermo (visitabile fino all’8 aprile); insomma, Baco ha proprio tutte le carte in regola per consolidarsi, prossimamente, come una delle gallerie di riferimento a Palermo.
Incuriositi, davanti a un bicchiere di vino, ascoltando buona musica, abbiamo chiesto a Valentina Sestieri cosa l’ha portata a scegliere Palermo per realizzare i suoi progetti.


Valentina, ci parli di te e del perché hai deciso di diventare una curatrice?

Sono arrivata alla fotografia da piccola, grazie a mio padre. Dopo il liceo mi sono iscritta alla Scuola Romana di Fotografia e, finito il master, insieme ad altri colleghi di corso abbiamo fondato a Roma l’Associazione Culturale 001, che si occupava sempre di fotografia. Parallelamente, ho lavorato come studio manager per il fotografo Paolo Pellegrin. Durante la scuola, avevo già sviluppato un’attitudine per l’editing, una fase che mi resi conto mi appassionava di più rispetto allo scatto.

Con il tuo curriculum avresti potuto lavorare per grandi fotografi, invece hai fondato uno spazio tutto tuo a Palermo.

Può essere, ma ho deciso di trasferirmi in Sicilia e ho iniziato a creare il mio percorso in autonomia perché la città mi offriva questa possibilità.
Qui ho sviluppato la mia creatività, a un livello inferiore probabilmente, ma almeno posso essere curatrice e non l’assistente di qualcun altro, tenendomi ben lontana da un sistema a catena in cui non si da la possibilità di mettersi in gioco a chi ha voglia di imparare. Così lavoro con giovani artisti, emergenti proprio come me, credendo a vicenda nelle nostre capacità.



FUSFrantic © Michela Palermo
FU Baco about photographs, Palermo
FUbaco about photographs-new space
FUFrantic © Michela Palermo
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Come pensi possa inserirsi Baco nel futuro prossimo a Palermo?

Lo dice il nome stesso, “una cosa piccola che produce cose preziose”. La città sarà il nostro punto di appoggio, la nostra vetrina, ma siamo aperti a collaborazioni e progetti per portare il nostro lavoro fuori. Palermo è il nostro bozzolo, ma porteremo la nostra seta in Cina.

Mi parli di Frantic, la mostra di Michela Palermo?

“Frantic” è una parola inglese per descrivere uno stato fuori controllo; il lavoro di Michela Palermo si manifesta a partire da questo sentimento, per poi trasformarsi in visioni sospese e rarefatte. Questa mostra è la prima occasione, per la galleria, di dimostrare che in via Giacalone operano bravissimi autori e produttori. Proponiamo il progetto di una nostra collaboratrice (Michela fa parte di Minimum lab). Il lavoro si identifica molto nell’identità di Baco, ovvero scavare negli archivi e tra i negativi, facendo un processo di selezione e di associazione che si sviluppa insieme alla fotografa. Le stampe, realizzate da Andrea, sono l’eccellenza con la tecnica in analogico in sali d’argento, frutto del nuovo laboratorio di camera oscura che unisce Baco e Minimum

Quali sono i prossimi progetti per Baco about photographs?

Ci piace molto ripescare foto di archivi. Vorremo anche lavorare molto con le stampe realizzate proprio da noi in camera oscura e quindi, sicuramente, dei lavori in pellicola e in bianco e nero. Inoltre, stiamo lavorando molto sul topic del ritratto e del selfportrait, lavori “intimi” che indagano e sviluppano la personalità del fotografo.

Sasha Taormina


Michela Palermo

Frantic

21 Marzo – 8 Aprile 2019

BACO about photographs – Via Giacalone, 35 – Palermo

www.bacoaboutphotographs.com

Instagram: baco_about_photographs


Caption

Frantic – Courtesy Michela Palermo & Baco about photographs

Baco about photographs, Palermo – Courtesty Baco about photographs

Baco about photographs, Palermo – Courtesty Baco about photographs

Frantic – Courtesy Michela Palermo & Baco about photographs