Stefano Calligaro nasce nel 1976 a Cividale del Friuli e oggi vive e lavora a Cluj-Napoca in Romania. Artista pienamente inserito nella galassia estetica dei nostri giorni, utilizza diversi media dalla pittura alla scrittura, dal disegno alla produzione di oggetti per costruire un universo eclettico, deliberatamente ermetico e contraddittorio.
Da quanto tempo fai l’artista e quali differenze noti fra i tuoi esordi e oggi?
Il mio lavoro oggi è molto più espansivo e critico.
Quali tematiche trattano i tuoi lavori e che progetti hai in programma?
Mi interessa il linguaggio e le sue contraddizioni, la possibilità di cestinare concetti in favore di una lettura più aperta e contraddittoria del mio lavoro. Per quanto riguarda i progetti il primo è farmi un caffè! E dopo averlo bevuto mettermi a disegnare che è una delle cose che più mi diverto a fare. Al momento sto anche preparando un lavoro da esporre in uno spazio pubblico a Bucharest, qualcosa a che fare con la scrittura.
È la prima volta che mi invitano a pensare qualcosa per la città, credo sia divertente presentare un lavoro in un ambiente attivo, dove la maggior parte del pubblico è distratto da molte altre cose e dove molte altre cose disturbano la fruizione del lavoro. Mi rende curioso.

Come ti rapporti con la città in cui vivi?
Non in modo lineare. Più che con la città mi rapporto con un piccolo gruppo di persone con cui mi diverto a lavorare e discutere, soprattutto a tavola a cena o davanti a un caffe all’aperto.
Non so che idea tu abbia di Cluj o se ne hai una, ma e’ una piccola citta’ con tutti i limiti di una piccola citta’ e con molte persone che si danno da fare. Ci sono volte in cui sembra di essere fuori dal mondo e che nessuno faccia attenzione a quello che succede qui. Ma questa atmosfera è ottima per lavorare e pensare.
Cosa pensi del sistema dell’arte contemporanea ?
Non penso esista un “sistema”, lo immagino come un insieme di linee parallele con funzioni e obbiettivi diversi che per semplicità sono state erroneamente racchiuse sotto un’unica voce. Ma dopo tutto oggi è un trend categorizzare cose e pensieri, soprattutto in questo settore, mi sembra un atteggiamento ridicolo e pigro.

Che domanda vorresti ti facessi?
Qual’è il tuo numero di scarpe in relazione con le politiche comunicative attuali in ambito socio ecologico tenendo in considerazione il fatto che una decina di gomme da masticare potrebbero unirsi e diventare un’ottima suola dalle grandi proprietà poetico-malleabili?
Risposta:
Qual’è il tuo numero di scarpe in relazione con le politiche comunicative attuali in ambito socio ecologico tenendo in considerazione il fatto che una decina di gomme da masticare potrebbero unirsi e diventare un’ottima suola dalle grandi proprietà poetico-malleabili?
www.stefanocalligaro.tumblr.com
Intervista di Alberto Pala