giardino project: un microcosmo domestico in Puglia

Secondo una concezione rinascimentale, l’esigenza dell’uomo di rappresentare in piccola scala l’universo, estraendo da un perimetro circoscritto dinamiche, azioni e pratiche quotidiane, conduce a quello che si definisce “microcosmo”. Ed è in questa dimensione che nasce a Trepuzzi (LE), giardino project, dall’idea di Giuseppe Amedeo Arnesano, storico dell’arte, giornalista e curatore indipendente. 

Il progetto ha come focus la condivisione di uno spazio domestico per piccoli public program afferenti le arti visive. Per la sua prima edizione ha attinto titolo e traccia – Volume 0. Sui rami di quel microcosmo risuonano motivi aerei – dalla tradizione narrativa persiano- sassanide de Le Mille e una notte, dove il giardino assurge a epicentro domestico, configurandosi come un meta-universo che oggettivizza epos e gesta umane. Qui atmosfere e correnti, nell’eterno divenire spazio temporale, scandiscono la quotidianità di pratiche, ritualità e riflessioni dell’individuo sulla sua società. Così, nello spazio verde antistante un condominio, nella periferia di una provincia del sud Italia, Arnesano ha colto la vocazione essenziale di un “luogo” fisico e, al contempo, spirituale, dove dedicarsi al confronto collettivo, sociale e politico, in materia di arte visiva inserita in un contesto di riflessione ampio e trasversale, invitando artisti e curatori in residenza per tre giorni.

A tu per tu con Tutankamon è l’azione site specific con cui Stefano Giuri, il 31 luglio scorso, ha posto in essere la materia attraverso un’azione fisica- performativa, rendendo il corpo uno strumento di relazione con la spazio e allacciando il luogo alla sua trasmissione nel tempo. Nel processo storico in corso, che abbatte e divelle una certa monumentalità scultorea, perché non più adeguata a rappresentare una società, l’apposizione di una targa, sic et simpliciter, che sembra parlare del passato ma provenire dal futuro, diventa il gesto di una rivoluzione silenziosa e metodologica. L’azione, non priva di un certo sarcasmo, ribadisce la necessità di restituzione di una materia rigenerata, ricreata e “benedetta” dal corpo, soggetto politico, sancendone un nuovo atto di nascita. La ricerca dell’artista di origini salentine, ma che vive e lavora a Firenze con Toast Project Space e Manifattura Tabacchi, si pone in un continuum di ricerca con From Here to Eternity, lavoro del 2019 dedicato al monumento di Lenin dove già, da un processo di disfacimento, aveva rivitalizzato con una nuova sintassi visiva, i simboli dei regimi dittatoriali.



02StefanoGiuriAtupertuconTutankhamongiardinoprojectVol0phIleniaTesoro2
04StefanoGiuriAtupertuconTutankhamongiardinoprojectVol0phIleniaTesoro2
11CaterinaMolteniPensierocheprofumaditerragiardinoprojectVolume0phRositaRonzini
15CaterinaMolteniPensierocheprofumaditerragiardinoprojectVolume0Courtesygiardinoproject
17giardinoprojectVol0phIleniaTesoro
previous arrow
next arrow


La necessità di esperire pratiche e luoghi condivisi, focus principale di giardino project, è stata anche al centro della lecture presentata da Caterina Molteni, assistente curatore del MAMbo di Bologna, lo scorso 9 agosto, con Pensiero che profuma di terra, dedicata al racconto dell’esperienza di Bagni D’aria

Una casa in montagna, lo spazio naturale intorno, il tessuto socioculturale del territorio, con una nuova cognizione rispetto le informazioni che si ricevono oralmente; unica regola assegnare al gruppo, a turnazione dei partecipanti, delle attività, anche dette “passatempo”, da svolgere in condivisione. Con azioni come camminate vissute come un rito, documentazione disegnate delle giornate, esplorazione del territorio, preparazione a turno dei pasti per il gruppo, il principio di restituzione si profila quello di allenare il pensiero a una simultaneità di condivisione nelle proprie pratiche, passando per quelle visive. Un esercizio condiviso con la filosofia di giardino project che valorizza la fruibilità di uno spazio collaterale a quello privato, creando una cerniera fondamentale tra domus e prossimità. Se ne ricava, facilmente, che il beneficiare di un agire libero tipico da habitat “familiare” si identifica con l’agire in pubblico che, automaticamente, diventa spazio politico. Questi principi delineano uno scenario di sincronia perfetta tra ripensamento del fare e dell’agire umano, andando a ripulire e a smaltire sovrastrutture e sur-modernità.  Il sistema delle arti visive come mezzo e come osservatorio per conoscere il proprio tempo. 

“Fare giardinaggio” è azione cognitiva e armoniosa, nella fattispecie un “giardinaggio delle arti visive”, come spiega Arnesano, che si rivela non rappresentazione di prestazione e risultati, bensì di una ricca fenomenologia di relazioni, più o meno complesse, dell’individuo contemporaneo.

Lara Gigante


Volume 0. Sui rami di quel microcosmo risuonano motivi aerei

A cura di Giuseppe Arnesano 

31.07.20 – Stefano Giuri – A tu per tu con Tutankhamon – ore 20.00

09.08.20 – Caterina Molteni – Pensiero che profuma di terra – ore 20.00

giardino project – Trepuzzi, Lecce

www.giardinoproject.com

Instagram: giardinoproject


Caption

Stefano Giuri, A tu per tu con Tutankhamon, giardino project, Vol 0 – Courtesy giardino project, ph. Ilenia Tesoro

Stefano Giuri, A tu per tu con Tutankhamon, giardino project, Vol 0 – Courtesy giardino project, ph. Ilenia Tesoro

Caterina Molteni, Pensiero che profuma di terra, giardino project, Volume 0 – Courtesy giardino project, ph. Rosita Ronzini

Caterina Molteni, Pensiero che profuma di terra, giardino project, Volume 0 – Courtesy giardino project

giardino project, Vol 0 – Courtesy giardino project, ph. Ilenia Tesoro