Gorgoni e presagi: Best Before di Giada Fiorindi e Federico Floriani

Il mito comincia, la narrazione spiega, con storie passate, il tempo presente e la direzione futura.

Tra tutte le creature mitologiche, le Gorgoni sono qui protagoniste: mostri marini, dee dell’oceano, ammalianti e distruttrici, pesciolini sguazzanti all’interno di acquari, accompagnano lo spettatore nel suo viaggio attraverso Dimora Artica. Nello spazio milanese, queste creature marine rinascono dagli assemblaggi fluidi delle opere di Giada Fiorindi (1988) e Federico Floriani (1988). Gli artisti, entrambi originari di Treviso, attraverso la mostra Best Before, riprendono il mito classico, per giocare con le sue interpretazioni e i suoi rimandi, per riflettere sulla condizione attuale e sulla destinazione che l’umanità sta prendendo.

Basta uno sguardo per essere pietrificati da queste creature, presagio di morte e distruzione: immobili di fronte alle tre sculture laccate con stratificazioni di figure e colori seducenti. Immagine di tre perversioni (intellettuale, morale e sessuale), le Gorgoni sono portatrici di un messaggio: il nostro ecosistema, il nostro ambiente, si sta ribellando. Da qualche tempo sembra essere iniziata la sua vendetta che porterà, secondo diverse teorie antropologiche, all’estinzione della razza umana.

BEST BEFORE
BEST BEFORE – exhibition view, 2018, Dimora Artica, Milano – courtesy Dimora Artica

È un oracolo funesto, quello che si presenta come riflessione attorno alle teorie sull’Antropocene come descritte dall’artista femminista Donna J. Haraway, fonte di ispirazione dell’istallazione. La domanda da porsi è una: è possibile contenere il disastro? C’è una speranza che il futuro prenda una diversa direzione rispetto a quella anticipata?

Forse una possibilità c’è. Una predizione, sebbene catastrofica e terrificante, rimane spesso pura divinazione: possibile nella lettura profetica, ma spesso soggetta a errore. Su questo giocano Giada Fiorindi e Federico Floriani, ironizzando sulle letture del futuro legate agli agenti atmosferici. In mostra dei manufatti derivati dall’artigianalità locale e popolare delle statuine segnatempo, i cui colori rivelano il futuro, sbagliando quasi sempre la previsione. Oggetti simbolici che assumono qui la forma di una vertebra umana: memento che un giorno anche il corpo dell’uomo sarà inglobato dallo stesso terreno che egli sfrutta, chissà, forse per essere riscoperto, ritrovato in un futuro scavo forense, come sembra suggerire la scritta in pelliccia azzurra.

Attraverso queste istallazioni, che vedono l’utilizzo di diverse tecniche di produzione, dal disegno a matita, all’uso di modelli 3D e diorami che vanno a stratificarsi negli oggetti presentati, i due artisti riflettono sull’attuale ecosistema. Un ambiente sfruttato, maltrattato, che utilizzato fino all’ultima risorsa, porta con sé una cruda vendetta verso un’umanità che non ha rispetto.

Per la razza umana sembra esserci un unico destino: l’estinzione, la pietrificazione. Perché la casa stessa in cui vive la rifiuta.

BEST BEFORE
BEST BEFORE – exhibition view, 2018, Dimora Artica, Milano – courtesy Dimora Artica

Eppure, errore nel presagio, l’uomo mostra la propria capacità di adattarsi ancora. In questo momento di transizione, di passaggio, di mutamento, anch’egli si trasforma, appropriandosi di quelle capacità che gli consentono di vivere e sopravvivere anche in un mondo che attorno decade, sgretolato da lui stesso.

All’interno di questa narrazione, gli oggetti realizzati dalla commistione di materiali organici e industriali, un ibrido tra le due componenti conflittuali umane, riescono a ironizzare su quella che non sembra altro che una catastrofe imminente: l’opera assume un carattere apotropaico, la riflessione diventa liberazione da un funesto vaticinio.

Sara Cusaro

 

GIADA FIORINDI – FEDERICO FLORIANI

BEST BEFORE

26 Gennaio – 28 Febbraio 2018

DIMORA ARTICA – Via Matteo Maria Boiardo, 11 – Milano

www.dimoraartica.com

Immagine di copertina: BEST BEFORE – exhibition view, 2018, Dimora Artica, Milano – courtesy Dimora Artica