Sembrano nascondersi alla vista le tele della serie Null Paintings, realizzate da Francesco De Prezzo, ed esposte fino al 30 ottobre presso la Loom Gallery di Milano. L’ambiente grezzo della galleria, dall’inconsueto ingresso costituito da una quasi invisibile porta che conduce sotto il livello della strada, si riveste di intonaco bianco, inglobando nelle pareti stesse le opere, cancellate dall’artista con una mano di ‘’rullo da imbianchino’’.
Attraverso l’annullamento di parte della superfice dipinta nascono i lavori del giovanissimo pittore, classe 1994, che già vanta nel suo percorso artistico diverse mostre, personali e collettive, con collaborazioni anche all’estero. La sottrazione della forma reale, attraverso il gesto anonimo e annullante di una pennellata coprente, si fa cifra distintiva del suo fare artistico.

L’operazione con cui Francesco De Prezzo agisce sulle sue creazioni si svolge infatti in due distinti momenti.
Dall’osservazione dell’oggetto reale, fisico, percepito attraverso la vista nella sua concretezza, nasce l’immagine dal carattere iper-realista realizzata grazie all’attento, continuato e lento lavoro di copia dal vero.
L’interesse per gli elementi compositivi, la loro strutturazione formale, lo spazio, il peso e il tempo stesso di esecuzione, sono i caratteri che definiscono con nitida precisione l’approccio dell’artista. Un approccio al reale che viene poi ribaltato tramite un gesto violento di annullamento. L’immagine, perfetta copia del dato percepibile nello spazio, viene cancellata con campiture di intonaco.
La serie si compone di un ciclo di tele – sedici delle quali presenti a concepire il percorso espositivo – che lasciano inizialmente la pittura sottostante ancora in parte visibile: qui l’oggetto, nonostante la patina di vernice coprente, può ancora essere intuito, ricostruito attraverso i sensi dello spettatore, forzato però, alla ricerca dell’oltre rispetto al velo compatto da cui la tela è sopraffatta. Nell’evoluzione delle opere di De Prezzo, si giunge poi a un totale sterminio dell’immagine che rimane invisibile sotto lo strato di pittura.
Così l’attenzione dall’opera non può che spostarsi in uno spazio differente: verso la percezione della semplice forma.

La pittura di De Prezzo agisce portando a uno scarto percettivo: dalla riconoscibilità eloquente della composizione iper-realista, all’impersonale uniformità della forma astratta di stampo concettuale. Lo spazio fisico si fa mentale, dalla percezione concreta della presenza corporea ci si muove verso il suo annullamento in un’apertura psichica.
La coesistenza di presenza e assenza diventano un modo con cui l’osservatore è portato all’intuizione delle relazioni tra spazio e tempo, nelle dimensioni del presente e del ricordo. L’ambiguità, di cui si fanno portavoce le tele dell’artista, indaga la percezione fisica e psicologica in un dialogo straniante concepito su concetti opposti.
Grazie a questo approccio le componenti di differenza e sottrazione, che operano sui dipinti, portano a una percezione di maggiore consapevolezza interiore ed esteriore, attraverso il parallelismo dei due piani spaziali con cui il corpo fisico si relaziona con ambiente e luogo mentale, entrambe zone spesso indagate da Francesco De Prezzo nella sua precedente produzione anche fotografica e performativa.
In un panorama contemporaneo dove la percezione fisica e temporale dell’azione vengono spesso dimenticate in un eccesso di velocità e disattenzione, De Prezzo indaga queste componenti del reale nel suo lavoro artistico, attraverso l’azione di cancellatura e annullamento, immediato e rapido, tanto del soggetto quanto del tempo di creazione, così da generare una sempre nuova evidenza e consapevolezza delle stesse.
Sara Cusaro
FRANCESCO DE PREZZO
NULL PAINTINGS
a cura di Luca Maffei
22 settembre – 30 ottobre
LOOM GALLERY – Via Marsala, 7 – Milano