Dalla parola all’azione, passando dal verbo alla forma – Francesco Arena a Barcellona

Negli stessi giorni in cui il nuovo governo italiano dava l’ordine di chiudere i porti, di rifiutare l’attracco dei migranti riscattati dalle barche Ong e di promuovere una politica definita “di tolleranza zero”, a Barcellona si svolgevano gli happening di Francesco Arena.
La capitale catalana ha di fatto accolto, durante tutto il mese di luglio, l’artista brindisino per una residenza artistica curata da Angelo Gioè e promossa dall’Istituto Italiano di Cultura insieme alla Blue Project Foundation.
All’invito l’artista ha dichiarato: “porteró con me quelle cose che sono le ossessioni alla base della mia ricerca: gli spazi e come questi plasmano e sono plasmati dagli individui che ci passano; il trascorrere del tempo, le tracce del suo passaggio e questo passaggio come punto di incontro tra più individui; l’azione del camminare come presa di coscienza politica di un luogo in relazione ad un altro”.
Il suo tempo a Barcellona è stato suddiviso in tre distinti momenti, che sono partiti dalla parola per arrivare all’azione, passando dal verbo fino alla forma.

Il primo evento, avvenuto il 5 luglio, è stato un incontro tra l’artista e il curatore Juan Canela che, in un dialogo aperto, ha presentato il progetto di residenza riflettendo sulle basi della ricerca di Arena e su quelle della sua generazione di artisti.

Lettura in tre atti al Padiglione è stato il secondo appuntamento, una performance che ha avuto luogo nel Padiglione di Mis van der Rohe, edificio simbolo della prospettiva della nuova edilizia del XX secolo, contemporaneamente aperto e chiuso, fu ricostruito negli anni Ottanta a pochi passi dalla nota Font Màgic de Montjüic.
Qui, il 12 luglio, tra le architetture del padiglione tedesco, tre giovani performer hanno letto in codice Morse un elenco di trenta nomi. La lista si componeva di un decimo (l’unica che fu possibile identificare e diffondere), dei 368 migranti eritrei morti nel naufragio del 3 ottobre 2013 nei pressi di Lampedusa.
Il linguaggio fatto di punti e linee, veniva tradotto con l’alternarsi di una mano chiusa a pugno e una aperta che, di volta in volta, bussava, toccava e accarezzava i tre principali elementi costruttivi: l’onice, il vetro e l’acqua.



Quadrato, triangolo, rettangolo con distanza_Francesco_Arena_2018 (02)
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La lettura così codificata e interpretata, rallentava quello che sarebbe stato un usuale susseguirsi di nomi; lo spettatore doveva affinare l’ascolto di quei sottili e sordi suoni che colpivano le superfici dell’edificio che, in questo evento, si trasformava in cassa di risonanza e mausoleo.

Giovedì 26 luglio ha avuto luogo la terza e ultima parte di questo progetto: Quadrato, triangolo, rettangolo con distanza, è stata una performance che ha visto coinvolti 3 attori che hanno camminato lungo la Plaça de la Mercé, disegnando i perimetri delle tre forme geometriche descritte nel titolo. Il percorso si è ripetuto un numero di volte tale che la somma dei metri camminati fu equivalente a 12km, distanza che coincide con la lunghezza del traforo del Frejus, la galleria che collega il territorio italiano a quello francese e che per molti clandestini risulta essere la vera porta verso l’Europa.

Gli antichi edifici che circondano la piazza del quartiere gotico, sono stati spettatori di una distanza che normalmente è sotterranea, rappresentata qui attraverso tre semplici forme che stanno alla base della geometria.

Barcellona diventa così, non solo porto d’accoglienza per la Open Arm (con i suoi 59 immigrati) che non ha potuto ormeggiare nelle coste italiane e maltesi, ma anche palco per riflettere, attraverso l’arte, un tema che ci coinvolge in maniera europea: l’accoglienza e l’immigrazione.
Il confine diventa qualcosa che ci separa ma che allo stesso tempo ci unisce, è contemporaneamente lacerazione e congiunzione.
Gli interventi artistici di Arena a Barcellona, parlano perfettamente italiano e parlano, da lontano, agli italiani.

Marco Tondello


FRANCESCO ARENA

Quadrato, triangolo, rettangolo con distanza

26 luglio 2018, dalle 19:30 alle 20.45 – Plaza de la Mercé, Barcellona

Organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura e da Blue Project Foundation

www.iicbarcellona.esteri.it


Caption

Francesco Arena, Lettura in tre atti al Padiglione, 2018 – Ph Marco Tondello

Francesco Arena, Quadrato, triangolo, rettangolo con distanza, 2018 – Ph Marco Tondello

Francesco Arena, Lettura in tre atti al Padiglione, 2018 – Ph Marco Tondello.