Martina Corà nasce a Como, nel 1987. Dopo essersi diplomata, nel 2009, presso l’Istituto Europeo di Design di Milano con una tesi sul reportage, vive e lavora nel capoluogo lombardo. Fotografa professionista, sviluppa un approccio bivalente verso i soggetti rappresentati e la natura che la circonda. Nel suo fare la documentazione della realtà esula la percezione consueta, si amplia e diviene sinestetica, supera i cinque sensi per poi fondersi in visioni multiple che fuggo dal soggettivo all’oggettivo, e viceversa, in un ballo cromatico inatteso; setoso; profondo.
Da quanto tempo fai l’artista e quali differenze noti fra i tuoi esordi e oggi?
Non so da quanto tempo faccio l’artista, so che ho iniziato a progettare i miei lavori in modo più consapevole a partire dal 2014. Tendo a non ripercorrere troppo lo storico del mio operato proprio per non perdere l’orientamento, ma sicuramente avverto che è in atto una fase di transizione che mi sta portando sempre più lontana dal punto di partenza.
Quali tematiche trattano i tuoi lavori e che progetti hai in programma?
Sono attratta dall’intersezione e scarto che si crea tra mondo reale e mondo virtuale, dai diversi media che si possono utilizzare come linguaggio e dai dialoghi che si attuano tra di loro. In questa transizione che sto vivendo, inizio a sentirmi io stessa un mezzo che tramite riti di appropriazione e stratificazione di alfabeti pre esistenti, tenta di crearne di nuovi. Al momento sto lavorando a un progetto che coinvolge scultura, installazione sonora e forse anche qualcos’altro, ennesimo tentativo di traduzione delle realtà che vivo.
Come ti rapporti con la città in cui vivi?
Mi piace molto Milano. Da qualche anno a questa parte si è acceso un motore che la rende un portale da cui sai quello che entra, ma non quello che esce; e poi ci sono le montagne vicine.
Cosa pensi del sistema dell’arte contemporanea?
Non credo di aver ancora maturato un pensiero critico a riguardo, per ora mi limito a osservarlo in silenzio.
Di quale argomento, oggi, vorresti parlare?
Se posso scegliere preferisco ascoltare : )
a cura di Marco Roberto Marelli
Instagram: martina.cora
Caption
3D scan di Ben Janowitz – Courtesy L’artista
Martina Corà – Untitled 1, Casino Palermo, 2018 – Courtesy Viasaterna, Milano
Martina Corà – Cascata, dalla serie Quadri Cinesi Che Si Muovono, 2014 – Courtesy l’artista