Five questions for Alice Colombo

Alice Colombo nasce a Cassano d’Adda nel 1981. Frequenta il liceo Artistico Sperimentale a Milano e nel 2005 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel  2003 partecipa al Progetto Erasmus presso The Univerity of Leeds (UK). Dopo gli studi accademici, Alice inizia a esporre la sua opera in gallerie pubbliche e private a Milano e nel nord Italia. Nel 2011 si unisce all’eterogeneo gruppo di artisti ITALIAN NEWBROW e dal 2014 vive e lavora a Londra.


Da quanto tempo fai l’artista e quali differenze noti fra i tuoi esordi e oggi?

Più che fare l’artista si è artista, ma l’hanno già detto in tanti. Delle volte mi capita di passare dei lunghi periodi in cui non produco nessuna opera ma non penso di essere meno artista in quei momenti. Si è sempre al lavoro. A volte le migliori idee vengono sdraiati sul letto, quando si sta a crogiolare quegli “ancora cinque minuti” sotto le coperte.

Dal 2010 ho iniziato ad esporre i miei lavori. La prima mostra fu The Place Between allo Spazio Obraz curata da Ivan Quaroni. E many thanks a Ivan che è venuto a vedere per la prima volta i miei quadri esposti in un’enoteca, e altrettanti thanks a Loris di Falco che è stato uno fra primi a credere nel mio lavoro. Da quel momento si sono susseguiti molti incontri e collaborazioni tra i quali quello con Isabella Tupone di AreaB Gallery, Emma Gravagnuolo, Roberta Lietti, Alessandra Redaelli.

Le differenze tra esordi e oggi le trovo in una maggiore consapevolezza di chi sono e cosa voglio. Questo si riflette in una maggiore grazia e proporzione nelle opere. All’inizio ho trovato il mio stile e ho lavorato molto sul creare degli aspetti che rendessero le mie opere riconoscibili allo spettatore. Insomma, mi ero data un sacco di regole da seguire. Oggi voglio andare oltre. Sempre con serietà e Leggerezza.

Quali tematiche trattano i tuoi lavori e che progetti hai in programma?

I miei lavori si ispirano a ciò che mi accade. L’obiettivo è capirne di più il senso. E nel tentativo diventano tematiche comuni ai più perché sono fatti di vita quotidiana: gli incontri,  le relazioni, la meraviglia delle piante che crescono lungo il canale, un’ acquazzone improvviso e lo sguardo di uno sconosciuto.

Dopo uno di quei periodi sopracitati e dopo un paio di mostre (Apnea e Apnea Chapter II) dello scorso anno qui a Londra, sto lavorando a dei nuovi collage. La maggior parte del materiale mi arriva ancora dall’Italia, ad esempio, la carta gigliata e alcune riviste di giardinaggio. Ho iniziato da qualche tempo a ricercare e utilizzare delle vecchie cartoline dei Kew Gardens, un immenso parco con magnifiche serre che amo moltissimo.

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Ancora – mixed media and collage on canvas 100x100cm 2013

Come ti rapporti con la città in cui vivi?

La mia vita è cambiata completamente da quando, circa un anno e mezzo fa, mi sono trasferita a Londra da una città della provincia di Milano. È un breve periodo ma penso di aver trovato la mia dimensione. C’è così tanta energia, curiosità e capacità di creare nuove e impensabili combinazioni.

Il fatto di vivere in un posto pressochè sconosciuto, con sue proprie regole e tanta competizione, costringe a stare sempre con gli occhi spalancati, a dar nulla per scontato, a sfruttare ogni piccola occasione.

Ho sacrificato moltissime comodità. In cambio mi sento orgogliosa di ogni conquista perché sono consapevole che se l’ho ottenuta è perché me la sono sudata e meritata.

Cosa pensi del “sistema dell’arte contemporanea” ?

Quando dici “sistema dell’arte contemporanea” penso subito a nomi famosi, alle case d’aste, le vendite record, le mode, le fiere, le grandi gallerie con sedi in tutto il mondo.  Cosa ne penso? Che sia una bella e complicata struttura. Quello a cui davvero mi piace pensare è quando da tutto quest’ intricato sistema nascono mostre ben curate, che valorizzano la qualità, il contenuto e il vero significato del fare arte. Che sia presentata l’opera dell’artista di copertina, che fa parlare le masse, a quello che lavora più silenziosamente e con tenacia: che sia il Bernini o il Borromini! E poi evviva il sistema quando riesce a far emergere il nuovo e l’inaspettato.

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That’all (folks)! – mixed media and collage on canvas 100x100cm 2014

Che domanda vorresti ti facessi?

Le tre cose più belle della tua nuova vita a Londra ?

Aver sostituito l’auto con una vecchia bicicletta.

I parchi dove potersi rilassare.

La vera Compagnia di nuovi cari amici.

www.alicecolombo.com


Intervista di Alberto Pala