Si presentano come disegni tridimensionali le sculture che invadono gli spazi della sede milanese della galleria kauffmann repetto. Una mostra personale, realizzata da Eva Rothschild (1971), attiva gli ambienti e coinvolge il pubblico.
Artista celebre a livello internazionale e attualmente attiva a Londra, è oggi considerata tra le maggiori esponenti della scultura contemporanea.
All’interno di una ricerca artistica che conduce verso l’espressione di un parallelismo tra l’oggetto di uso comune e l’oggetto estetico, l’indagine di Eva Rothschild si appropria di un linguaggio che permette di fare emergere la possibile convivenza tra la forma geometrica e quella che potremmo definire l’aurea del materiale.

Dalla materia sembra nascere un dettato, percepito e assorbito dall’artista, che, grazie alla pratica scultorea, è in grado di tradurre una sceneggiatura da trasmettere: un dialogo capace di lasciare spazio a una differente, ridefinita interpretazione dello spettatore.
Come in una rivisitazione dei valori della corrente costruttivista russa, in cui è il materiale stesso a dettare una forma non distante dall’intento socio-politico presente in essa, la scultura estesa di Eva Rothschild prende avvio dalla materia per trasformarla in artefatto altro, diverso.
Alla tensione formale va ad aggiungersi una componente di maggiore apertura: uno spazio viene volontariamente lasciato indefinito tra l’accostamento di un componente di acciaio e un morbido cuscino. Si crea in questo modo uno spiraglio libero che, attraverso le parole che compongono i nomi dati alle opere, può generare una nuova evocazione emotiva.
A Gated Community, HiRise DayTime, Ruins, Europa, Sweetness e Halloween sono i titoli di alcune delle istallazioni che attivano la galleria con l’intento, nella loro tensione verso l’alto, di andare a occupare, in modo consapevole, tutti gli spazi, portando le forme ad aderire a ogni direzione visiva e spirituale dell’immagine materiale.
Riappropriandosi in modo totalmente personale dei concetti e delle affermazioni del modernismo, l’artista conduce uno studio sulle modalità attraverso cui l’uomo crea, plasma e concepisce le forme a supporto dei valori e dei messaggi che con esse vuole trasmettere.
Al minimalismo, influenzato dalle forme di Robert Morris, che gli oggetti assemblati e modulari lasciano trasparire a un primo impatto visivo, vengono accostate componenti di misticismo e di potenziale spirituale, tipiche dei manufatti creati per rituali antichi e ancestrali.
Così la storia dell’arte del ventesimo secolo viene destrutturata e ricostruita in un groviglio di riferimenti e rimandi che si manifestano attraverso la trasparenza di strutture semplici.

Linearità e rigore sono i vettori su cui si muovono i moduli di Eva Rothschild. Utilizzando queste due semplici direzioni vengono composti i molteplici sensi spaziali, carichi di ulteriori significati, al di là del solo formalismo.
Le opere presenti in mostra, alcune delle quali inedite e realizzate per gli spazi della galleria, mettono in luce aspetti della forma e della sua percezione che hanno caratterizzato nel tempo il lavoro dell’artista di Dublino, portando lo spettatore a immergersi nelle architetture di acciaio e josemite, a immergersi nella poetica stessa di Eva Rothschild.
Sara Cusaro
EVA ROTHSCHILD
16 Novembre 2017 – 27 Gennaio 2018
KAUFFMANN REPETTO – corso di Porta Tenaglia, 7 – Milano
Immagine di copertina: Eva Rothschild, 2017 – exhibition view – courtesy the artist and kaufmann repetto Milano / New York, ph Andrea Rossetti