E dice che nemmeno la vita è mia | Dario Picariello


Emporio Centrale
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E dice che nemmeno la vita è mia | Dario Picariello
a cura di Stefano Volpato
Milano, 15.06.21 | 15.07.21



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E dice che nemmeno la vita è mia di Dario Picariello è il secondo capitolo di Emporio Centrale.
Picariello presenta due lavori, di cui uno di nuova produzione, dalla serie dei Cicli, ispirati alle tradizioni dei canti popolari meridionali. Ciascuno scandisce una delle fasi dell’esistenza umana – come il lavoro, l’amore, l’infanzia.
La sua pratica artistica mescola fotografia, installazione e interventi sulle immagini, sia fisici che digitali, come il ricamo e il glitch. La ricerca prende spunto dall’interesse per il “basso”, materiale e corporeo, che in contesti vernacolari si fa spesso portatore di un principio positivo. La ricerca di Picariello indaga il rapporto tra identità costantemente in transito e le loro possibili rappresentazioni.
Il titolo di questo capitolo riprende un verso della canzone Lamento di un servo ad un crocifisso, codificata nel 1857 dal filologo siciliano Lionardo Vigo. Lo sfruttamento brutale che caratterizza il rapporto tra Nord e Sud del mondo perpetua oggi dinamiche coloniali plurisecolari, delle quali è complice lo sguardo vittimario – sia esso inclusivo, accogliente oppure fobico e razzializzante.

Stefano Volpato


Biografie:

Dario Picariello (1991, Avellino) è artista visivo, vive a Milano.
Ha conseguito il Master in Photography and Visual Design presso NABA – Milano e la laurea in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Tra le mostre personali, A Fuoco Continuo (2018), a cura di Stefano Volpato, TRA, Treviso; Officine dell’Umbria (2017), a cura di Maurizio Coccia, Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi; Mascarata (2016), testo critico di Eugenio Viola, Casa Raffaello, Urbino. Tra le collettive più recenti, Innesti21 (2021), a cura di Luigi Codemo, Villa Clerici, GASC, Milano; Premio Francesco Fabbri (2021), a cura di Carlo Sala, Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV); Scusate il disturbo (2019), a cura di Sabino Maria Frassà, PAC, Milano; La città del sole (2018),a cura di Giacinto Di Pietrantonio, Bocs Art, Cosenza; You Can Do It and You Must Do It (2018), a cura di Laura Petrillo, Villa delle Rose, Bologna e Here3 (2018), a cura di Marco Colombo, Cavallerizza Reale, Torino.

Stefano Volpato (Treviso, 1988) è curatore indipendente e co-fondatore di CampoBase, vive a Treviso.
Laureato in Arti Visive all’Università di Bologna, nel 2018-2019 frequenta CAMPO, corso per curatori di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino. Ha collaborato nella curatela di progetti espositivi, residenze e public program con istituzioni quali Artissima e Barriera a Torino, V-A-C a Venezia, Fondazione Elpis a Milano, Università di Padova e MAC – studi d’artista a Padova, TRA/Casa Robegan a Treviso.
Come membro del collettivo CampoBase, nel 2019 co-cura il festival House of Displacement a Torino, la cui ricerca è proseguita nel 2020 in residenza presso Hangar a Barcellona; nel 2021 insieme a Daniele Costa presenta il progetto video-installativo What do you sea?, in collaborazione con VSA e Touring Club Italiano


Scarica il catalogo stampabile >>>>>>>  E dice che nemmeno la vita è mia | Dario Picariello
Leggi l’intervista >>>>>>> 
Dario Picariello


E dice che nemmeno la vita è mia | Dario Picariello
a cura di Stefano Volpato
15 giugno – 15 luglio 2021
La Redazione – Milano

Partner: Forme Uniche e State Of
Media partner: ArtsLife
Logo realizzato da Manuela Nobile e Alessandro Buzzo

Per maggiori info: forme.uniche@hotmail.com


Caption

Emporio Centrale, E dice che nemmeno la vita è mia | Dario Picariello – Courtesy l’artista e Forme Uniche