Fra natura e architettura: Daniele Zerbi in mostra a Milano

In un’epoca da profezie catastrofiche e timori climatici Daniele Zerbi propone a Milano una colta e affascinante sperimentazione che va alla scoperta di come la fredda e astratta geometria possa dialogare e convivere con l’inarrestabile e “caotica” forza dell’organico. Fino al 16 novembre sarà infatti possibile visitare la mostra personale The collapse of rules, realizzata presso la Galleria Tulpenmanie grazie alla volontà espositiva di Lorenzo Degli Esposti. I due piani della palazzina liberty di via Mauro Macchi ospiteranno le opere del giovane architetto milanese realizzate attraverso l’accostamento fra il classico uso del disegno progettuale e tecniche poco controllabili quali il dripping, gli stencil e particolari stampi a pressione. A completare il percorso espositivo una grande installazione, al piano inferiore della sede, che raccoglie parte della ricerca svolta negli ultimi anni.

Daniele Zerbi
Paesaggio geometrico generico – 50×70 cm, inchiostro e spray su carta – courtesy Galleria Tulpenmanie

Daniele Zerbi nasce nel capoluogo lombardo sul finire del 1985 ed è oggi architetto e assistente universitario presso il corso di Composizione Architettonica ed Urbana presieduto dal Professore Lorenzo Degli Esposti al Politecnico di Milano. Socio fondatore del FUZZ Atelier affronta in maniera trasversale le dinamiche e le prospettive che il mondo dell’architettura presenta, investigandolo in tutte le sue forme e avvicinandosi a universi affini come quello del design e dell’espressione estetica nella sua più ampia concezione, senza però mai trascurare le finalità costruttive. Attivo sul fronte della promozione del disegno architettonico Zerbi presta molta attenzione a tutto quel processo tecnico e culturale necessario a trasformare una tavola tecnica in un’opera d’arte profonda e accattivante.

Nei suoi lavori forte è la componente cromatica, dai colori spesso psichedelici e irreali, che si innesta e stravolge la freddezza delle linee che si rifanno a pure rappresentazioni grafiche. La precisione del disegno è poi ulteriormente interrotta dall’esplosione delle strutture rappresentate, mettendo così in evidenza uno dei punti focali del lavoro dell’architetto milanese che rimanda al termine di “Collaso”. Natura e costruito dialogano con il passare del tempo e una tende a dominare l’altra portandola, molte volte, fino a un cedimento strutturale, a un collasso appunto, che si verifica solo quando ambiente ed edificio non vengono pensati fin da subito come parti di un unico grande sistema. Di un sistema che va oltre la fase dell’utile e che valuta tutti i campi del pensiero per giungere a una concezione del costruire davvero completa e sostenibile.

 

Daniele Zerbi
Masterplan per l’unione di due ville unifamiliari – 50×70 cm, inchiostro e spray su carta – courtesy Galleria Tulpenmanie

Viste nel loro insieme le opere di Zerbi posso essere considerate come una metafora delle relazioni fra azioni imprevedibili e strutture spaziali programmate che portano a una sintassi sfocata che propone il mondo della progettazione architettonica come molto più sfumato di quello che si potrebbe pensare.

In una galassia globalizzata, dove si oscilla pericolosamente fra tuttologi e tecnici chiusi nel loro piccolo fare specializzato, le opere presenti in via Macchi riportano l’attenzione sulla necessità di sviluppare oggi un pensiero che non sia generalista ma che si apra a più ambiti per comprendere i confini sfumati delle discipline e del nostro nuovo vivere comune.

Marco Roberto Marelli

DANIELE ZERBI

THE COLLAPSE OF RULES

17 ottobre – 16 novembre 2016

GALLERIA TULPENMANIE – Via Mauro Macchi, 6 – Milano

www.tulpenmanie.net

Immagine di copertina: La struttura della città –  190×100 cm , spray su pannello di poliuretano – courtesy Galleria Tulpenmanie