Prima mostra personale in Italia di Kaspar Ludwig (Norimberga, 1989), Curato dalla mamma è il nuovo progetto presentato da Spazio In Situ, naturale proseguimento delle riflessioni sviluppate dall’artist-run space romano sugli attori che orbitano intorno al concetto stesso di mostra.
Curato dalla mamma è incentrato su due figure, il curatore e l’artista, personaggi chiave nel mondo dell’arte, a cui si aggiunge un elemento esterno ed estraneo ai meccanismi del sistema: la madre, nei panni di curatrice.
Partendo da un aneddoto personale, l’artista si interroga sul ruolo della madre all’interno del processo artistico e, più generalmente, nella determinazione di una morale.
Grazie alla disponibilità di Spazio In Situ abbiamo voluto presentare questo progetto attraverso una gallery di immagini e il testo critico della curatrice Karin Cainero Ludwig.
Curare, prendersi cura, aver cura: azioni che avvicinano il mondo culturale a un’attitudine che riguarda (e guarda) da vicino la natura stessa, la sfera dell’umano e quella dell’animale insieme. Come erano, insieme, da sempre, per legittimarsi reciprocamente.
Poi certo, l’uomo, nuovamente al centro, protagonista di scenari creati a sua immagine e somiglianza.
Ma non credo ci interessi parlare dell’uomo così esplicitamente.
Potrebbe essere scambiata per ingenuità, la mia. Ma semplicemente posso dire quello che penso, senza fare in modo che ancora una volta ci siano delle caselle da riempire, delle griglie da rispettare… La natura – di per sé instabile- si tenta spesso di ingabbiarla, di riordinarla entro strutture artificiali, strade, reticoli urbani e sociali che incasellano l’uomo in comportamenti ritenuti morali. Cose accettabili, accettate.
Ma è necessario, guardando queste immagini, spostare un attimo il punto di vista, senza sentire l’esigenza (per una volta) di rendere gli animali simili a noi. Umanizzandoli correremo il rischio di dirigerci altrove.
Piuttosto resto qui, mi siedo o sto in piedi, e osservo questa narrazione simbolica che attraversa la storia stessa dell’uomo, precedente a una definizione di morale.
Quindi, guardando bene queste galline, questi maiali, cervi, cani… insomma tutte queste entità che non stanno ferme (nemmeno io sto ferma, chiaro), che agiscono nel mondo, in continuo movimento (come potrebbe essere altrimenti?) sembra in effetti impossibile una lettura univoca, frontale, stabile. Piuttosto si deve riuscire a mantenere in equilibrio lo sguardo, concentrarsi, esitare in un punto o saltare da una scena all’altra, senza essere sicuri di cosa si è visto davvero.
Caption
Kaspar Ludwig, Curato dalla mamma – Installation view at Spazio In Situ, Roma,2022 – Courtesy Spazio In Situ, ph Marco De Rosa