Casa dei Saperi in Fondazione Pini. Un ciclo di iniziative che riportano nel sociale il ruolo degli operatori culturali.

“Non c’è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l’Homo Faber dall’Homo Sapiens. Ogni uomo, infine, all’infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, e cioè un filosofo, un artista, un uomo di gusto partecipa a una concezione del mondo, a una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare”.

Così Antonio Gramsci (1891-1937) – ne Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura – chiarifica il ruolo dell’operatore culturale che, fuori da logiche elitarie ed escludenti, deve essere calato consapevolmente nel contesto sociale, politico e storico in cui produce. Proprio dalla necessità di unire la dimensione teorica a quella pratica nasce il progetto biennale Casa dei Saperi, che vedrà occupati i nuovi spazi di Fondazione Pini tra incontri, workshop, proiezioni e talk a più voci.

Da più di quindici anni la Fondazione, che ha sede nella dimora ottocentesca di Adolfo Pini (1920-1986) in Corso Garibaldi numero due, offre l’opportunità a giovani operatori del sistema artistico di realizzare mostre, eventi e ricerche culturali attraverso l’istituzione di numerosi bandi e borse di studio. Le sale della palazzina d’epoca ospitano, in modo permanente, le opere pittoriche di Renzo Bongiovanni Radice (1899-1970), un limite apparentemente oppressivo, ma in realtà molto stimolante, con cui gli artisti contemporanei si confrontano durante l’allestimento. Questo spazio sfarzoso, quasi teatrale, si presta perfettamente ad accogliere le conferenze e i dibattiti culturali in cui si declinerà il progetto Casa dei Saperi. Sotto la guida dell’ideatrice Valeria Cantoni Mamiani, un team curatoriale di ricercatori e professionisti under 35, selezionato tra oltre 150 candidature, si propone di indagare possibilità più sostenibili e partecipative dell’”essere cittadino”. A farne parte sono l’editrice e curatrice Sonia d’Alto (1990), la giornalista e organizzatrice di eventi culturali Elisa Gianni (1988), il curatore di iniziative cinematografiche Itamar Gov (1989), Cristina Travanini (1983), dottore di ricerca in Filosofia e Alessia Zabatino (1986), laureata in Economia dell’Arte e specializzata in ricerche innovative per il miglioramento di condizioni di vita in territori marginali. Il motore del progetto sarà il dibattito tra giovani professionisti di diversi ambiti e discipline, in aperto dialogo con pubblici non specializzati. Altra prerogativa è spezzare le barriere elitarie che arginano sempre più il mondo dell’arte per favorire la nascita di un territorio intellettuale accessibile e dinamico.



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Mercoledì 27 febbraio 2019 si è svolta la serata inaugurale della Casa dei Saperi, dove il collettivo artistico rumeno Apparatus 22 si è confrontato con il filosofo Leonardo Caffo, il criminologo Adolfo Ceretti, con Sara Ferraioli dell’associazione Maestri Strada ONLUS e con la curatrice turca e co-fondatrice di Collective Çukurcuma Mine Kaplangı. Le cinque sezioni in cui i curatori hanno declinato il tema delle Nuove Utopie sono l’Apprendimento, come punto di partenza e meccanismo propulsore del cambiamento; la Riparazione, per sopperire alla rottura delle relazione umane; le nuove soggettività ibride del Post-umano, tra l’eventualità di concepire strumenti tecnologici come protesi dell’uomo e il rischio di depotenziamento delle facoltà umane; l’Identità, intesa sì quale forma aperta a dinamica, ma contro quello sradicamento culturale generato dalla dominazione economica di cui già parlava Simone Weil a inizio Novecento; e, infine, Immaginazione e Potere come diritti universali per prendere parte alle decisioni della società in cui interagiamo.

La serata inaugurale, che si è conclusa con la performance sonora dell’artista e compositrice franco-canadese CECICLIA, è stata solo il primo di numerosi incontri multidisciplinari e aperti al pubblico che si terranno principalmente negli spazi della fondazione.

Arianna Cavigioli


Casa dei Saperi

Fondazione Adolfo Pini – Corso Garibaldi, 2 – Milano

www.fondazionepini.net

Caption

Casa dei Saperi, primo incontro Nuove Utopie, mercoledì 27 febbraio 2019, Fondazione Pini, Milano – Courtesy Fondazione Pini