#ArtissimaLive – Intervista a Ilaria Gianni

Da diciannove anni Present Future conduce alla scoperta, mette in luce e sostiene gli artisti emergenti. La importante sezione di Artissima è coordinata dalla curatrice indipendente e scrittrice Ilaria Gianni – in collaborazione con Juan Canela, curatore indipendente e critico d’arte, e Émilie Villez, direttrice di KADIST (Parigi).
In sinergia con ATP Diary, magazine coordinatore di #ArtissimaLive, abbiamo dialogato con lei andando alla scoperta del tema della fiera – Desiderio/Censura – e del rapporto tra le nuove generazioni di artisti e questa avvincente coppia dialettica.


Qual è il rapporto tra desiderio e censura nelle nuove generazioni di artisti e come i social network hanno influenzato tale dicotomia?

Insegnando storia dell’arte contemporanea e curatela all’università, quando mi confronto con i diciannovenni, nati al sorgere di questo millennio, mi accorgo come per loro non ci sia molto differenza tra il mondo reale e quello che vivono sui social media. Danno per assodate una serie di regole con cui sono cresciuti, non si pongono la domanda se possa esistere qualcosa di diverso da ciò che vedono e spesso non pensano alla macchina che filtra e gestisce il contenuto visionato. Per loro provocare sul web non è un atto di ribellione ma un modo di mettere alla prova la loro visibilità e testare i limiti di gradimento o meno. Il primo desiderio è essere accolti, accettati, amati o odiati, sicuramente chiacchierati.

Ammetto di non aver avuto molte occasioni di affrontare l’argomento con la nuova generazione di artisti che mi sembrano piuttosto capaci di aggirare gli atti di controllo e limitazione posti dagli organi di controllo “superiori”, introducendo linguaggi più complessi e sottili nell’articolazione di argomenti ritenuto scomodi. Personalmente, trovo questa strategia più interessante e più rivoluzionaria della guerra esplicita alla censura, spesso elementare.



dav
sdr
dav
previous arrow
next arrow


Ilaria Bonacossa parla della storica potenzialità da parte delle opere d’arte di sovvertire regole e tabù, “rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale”. Nella scena artistica contemporanea il desiderio riesce a essere un momento di rottura rispetto agli schemi convenzionali o rimane un pretesto degli artisti per avere visibilità?

Dipende molto dai soggetti interessati e da cosa intendiamo con il termine desiderio. Il desiderio è una parola di origine latina che risulta composta dal prefisso negativo de-, e dal termine sidus che significa, stella. Desiderare vuol dire, quindi, letteralmente, “mancanza di stelle”, nel senso di “avvertire la mancanza delle stelle”. Una seconda versione suggerisce invece che de-possa riferirsi all’idea di allontanamento, di distacco, e che il verbo “desiderare” significherebbe “fissare attentamente le stelle”: forse in attesa di un segno, forse perché lo spettacolo di un cielo stellato rappresenta l’irraggiungibile. Levinas diceva “l’idea dell’infinito è il desiderio”. E in questi termini, desiderare ricalca la speranza, tipica del genere umano, di poter oltrepassare i limiti, di entrare in relazione con confini più vasti rispetto a quelli che è permesso vivere. Proiettato verso ciò che non esiste, il desiderio si relaziona con ciò che ci auspichiamo possa avvenire. Un meccanismo emotivo che si ripete, riscontrabile nel passato, nel qui e ora, nel futuro. Per me, ogni desiderio è potenzialità di espressione, di rottura del confine per lo sviluppo radicale, ma costruttivo, di qualcosa di altro.

Credi che oggi l’arte contemporanea possa rappresentare un canale preferenziale per aggirare e fare propri i meccanismi di censura o il sistema artistico è troppo dipendente dalla dimensione socioeconomica?

Come dicevo prima, credo che un artista bravo sia (e debba essere) capace di aggirare i meccanismi di censura e di trovare modalità linguistiche non immediatamente riconoscibili, quindi censurabili, per raccontare e rappresentare contenuti considerato scomodi.

A cura di Arianna Cavigioli


ARTISSIMA 2019

Diretta da Ilaria Bonacossa

1 novembre – 3 novembre 2019

OVAL Lingotto Fiere – Via Giacomo Mattè Trucco, 70 – Torino

www.artissima.art

Instagram: artissimafair | Twitter: ArtissimaFair


Caption

Artissima 2019 – Sezione Present Future

Artissima 2019 – #ArtissimaLive – Intervista a Ilaria Gianni realizzata in collaborazione con ATP Diary

Artissima 2019 – Sezione Present Future