Alva Noto – UNIEQAV – Veneto Jazz Festival

Carsten Nicolai aka Alva Noto, classe 1965, ha ancora tanto da dare quando si tratta di performance live; l’ha dimostrato anche nell’ultima apparizione all’Hall di Padova durante il Veneto Jazz Festival.

Nicolai è allo stato attuale uno degli artisti sonori più famosi e importanti a livello internazionale, oltre a essere artista visivo e compositore – ricordiamo la fondazione della sua etichetta discografica Noton – fusa successivamente con la “Raster Music” di Frank Bretschneider e Olaf Bender generando la Raster-Noton, nel 1999.

È doveroso ricordare l’Oscar per la colonna sonora di The Revenant e la presenza temporanea delle sue installazioni sonore in numerosi spazi come: il Guggenheim Museum di New York, il San Francisco Museum of Modern Art, la Tate Modern di Londra e la Biennale di Venezia. I musicisti che hanno collaborato con Nicolai sono numerosi, tra i più celebri troviamo: Blixa Bargeld, Ryūichi Sakamoto, Ryoji Ikeda e il già citato Bretschneider.

Da sempre ispirato a stili quali l’IDM – glith music e rumorismo – le sue partiture sono quasi sempre accompagnate dall’aspetto visual – determinante e urgente per la sua modalità espressiva. È così che al suono dettato dell’artista seguono visivamente linee e colori – atmosfere inglobanti.

Il 2018 segna un anno importante per il robotico performer di memoria kraftwerkiana: in primis, la conclusione della trilogia “uni” – Unitxt e Univrs – proprio con il lavoro presentato a Padova – UNIEQAV -, poi la totalità gestionale della casa discografica ormai ex – Raster-Noton – ora tutta in mano sua.

A detta di una parte di critica UNIEQAV ha l’aspetto più di album inteso in senso classico rispetto a un’installazione sonora – con scene stilistiche “vintage” che rimandano al decennio degli anni novanta.

UNIEQAV è un autentico viaggio all’interno del cuore dell’ambiente techno e della distorsione – tra battiti ritmici decisi e autentiche pennellate vibranti. Al centro di questo lavoro si pone l’attenzione sulla sperimentazione – tra ascolto e visione – tra arte e scienza. Una full immersione nella costituzione dell’onda sonora – è proprio lì che il performer si pone al centro di un cosmo in dialogo con il fruitore -; è Alva Noto a regolare il flusso evanescente di linee e colori – un arcobaleno che trova la sua origine nell’errore della memoria digitale. Siamo tutti figli del nostro tempo – tutti connessi con quelle onde profonde e devianti – deviate.

Alva Noto, caratterizza da sempre la propria ricerca artistica grazie alla volontà di andare oltre la costituzione di un fatto – rischiando – per cui, inevitabilmente, sperimentando.



Alva Noto, Unieqav - courtesy Veneto Jazz Festival
Alva Noto, Veneto Jazz Festival - ph credit Davide Ciriello 2
Alva Noto, Veneto Jazz Festival - ph credit Davide Ciriello
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UNIEQAV viene descritto dallo stesso artista come «una rappresentazione sonica di un’immersione sott’acqua» – dove trovano spazio ambiti ritmici maggiormente legati al dancefloor. Ascoltando l’opera si viene continuamente travolti da un puro astrattismo informe e allo stesso tempo da una severa e controllata enumerazione formale numerica.

L’ascoltatore è solo in uno stato di apnea immersiva che può ricongiungersi e riavvicinarsi , senza mai coglierlo pienamente, al senso più ampio della creazione hic et nunc.

Le performance di Alva Noto sono autentici teatri di scultura musicale – il suono viene messo in scena – portando la propria immagine – la propria visione, la propria luce – e allo stesso tempo – come un attore – viene scolpito e diretto – sedotto amorevolmente dal regista – dall’esecutore Noto.

Carsten Nicolai nulla lascia al caso, soprattutto quando si tratta di immagine, tant’è che il nostro affezionatissimo ha voluto che l’artwork dell’album, oltre a essere coerente con tutte le uscite della Noton, prenda senso compiuto solo quando si affiancano i tre lavori della trilogia Uni.

In questo unicum, in questa coerenza artistica senza ombre fuorvianti – Noto ribadisce la sua potenzialità: quella di saper creare un’elettronica sospesa tra fato e oggettività matematica – tra libido e controllo, regalandoci graffi sonori dark – intrisi di notti martellanti e aleatorie – dagli spazi soggettivi immensi ma soggetti ai calcoli prismatici firmati Noto.

Federica Fiumelli


Alva Noto / Uniequav

Hall – Via Nona Strada 11b Padova

8 dicembre 2018

VENETO JAZZ FESTIVAL 2018

www.venetojazz.com


Caption

Alva Noto, UNIEVAQ– Courtesy Veneto Jazz Festival

Alva Noto, Veneto Jazz Festival – Courtesy Veneto Jazz Festival, ph Davide Ciriello