5Q to Dimora Artica

Raccontaci del vostro project space, quando è nato, chi fa parte del team e da quali idee si è sviluppato il progetto.

Dimora Artica: Dimora Artica è nata nel 2013 dalla volontà di sviluppare un progetto curatoriale in divenire, con una sede espositiva stabile. Nei primi anni le linee guida di Dimora Artica si sono sviluppate partendo dal dialogo tra il curatore Andrea Lacarpia e l’artista Luigi Massari, con un’attenzione particolare al rapporto tra produzione artistica e simboli e archetipi della cultura tradizionale. Negli ultimi anni il focus è concentrato sulle nuove tendenze dell’arte, promuovendo la ricerca di artisti che attraverso la propria ricerca formale riflettono le attuali trasformazioni nel modo di percepire il mondo. Nel 2017/2018 l’artista Nicola Gobbetto e la curatrice Domitilla Argentieri Federzoni hanno partecipato alla definizione della programmazione di mostre attualmente in corso. Da luglio 2018 la direzione di Dimora Artica è condivisa dal fondatore Andrea Lacarpia e l’artista Francesco Pacelli, con il quale è in corso di definizione la programmazione di mostre del 2019, anno in cui Dimora Artica cambierà sede, spostandosi in uno spazio più ampio, situato nella medesima zona.

Pur nei cambiamenti che nel tempo ne hanno aggiornato la fisionomia, nell’immaginario proposto da Dimora Artica resta centrale l’interesse per il mito, inteso come linguaggio che attraverso la fabulazione può raccontare la realtà in un modo non univoco, mostrandone quindi la complessità.

Qual è la vostra mission? Quali obiettivi per il futuro?

L’intento principale è contribuire alla promozione dell’attuale ricerca artistica, con un’attività espositiva ben curata che faccia emergere appieno la qualità del lavoro degli artisti selezionati. L’obiettivo principale per l’immediato futuro è quello di definire nuove modalità per ampliare il pubblico mantenendo intatto il nostro approccio curatoriale.

Quali progetti avete sviluppato finora, con quali artisti avete lavorato e che ambito della sperimentazione prediligete all’interno del vostro spazio?

Sono stati molti i progetti sviluppati da Dimora Artica nei suoi cinque anni di attività, sia nella propria sede sia in altri luoghi. Si sono susseguiti giovani artisti alla prima mostra personale, artisti emergenti e artisti mid-career. Parallelamente alle mostre, Dimora Artica edizioni propone multipli d’artista e svolge attività editoriale con il magazine online CERCHIO e la rivista cartacea CERCHIO art book.



Tania Fiaccadori, Sea-Monkeys Cult, exhibition view, Dimora Artica, 2018
Mattia Barbieri, UNO the full frontal, exhibition view, Dimora Artica Milano
Mit Borras LOVE DRONE, exhibition view. Dimora Artica (ph. Michele Fanucci)
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In Italia sta sorgendo una rete sempre più fitta di project space, secondo voi da quali esigenze nasce e che prospettive future avrà questo fenomeno?

I project space, che solitamente nascono da iniziative private di artisti o curatori con budget particolarmente ridotti, rappresentano l’esigenza di condividere a livello sociale la ricerca artistica aggiornata con i tempi, un’esigenza più forte delle difficoltà, una risposta alle mancanze da parte delle istituzioni, delle amministrazioni pubbliche e dei privati che potrebbero sostenerne adeguatamente lo sviluppo. Le esperienze degli attuali project space potrebbero confluire in futuro in nuovi modelli di diffusione dell’arte, più attenti alla reale ricerca artistica (anche a livello locale) rispetto all’attuale sistema globalizzato di gallerie – fiere d’arte – aste.

Siete tra i project space milanesi che faranno parte di SPAZI 2018, volete raccontarci il progetto che presenterete durante i giorni del festival?

Durante SPAZI 2018 a Dimora Artica si svolgerà Assisted Service for Miracle Reactions, mostra personale di Gioia di Girolamo (1984, Pescara), accompagnata da un testo di Catarina Vaz. La mostra ha inaugurato venerdì 21 settembre e terminerà il 3 novembre. Le tematiche sviluppate dall’artista riguardano l’identità umana nel rapporto tra il corpo e la dimensione digitale. L’artista approfondisce il concetto di soglia, zona liminare tra fisicità e dimensione eterea. L’esposizione comprenderà interventi scultorei e installativi, opere a parete e due video.

Irene Angenica


DIMORA ARTICA – Via Matteo Maria Boiardo, 11 – Milano

www.dimoraartica.com

Instagram: dimoraartica


Caption

Tania Fiaccadori, Sea-Monkeys Cult – Exhibition view, Dimora Artica, 2018 – Courtesy Dimora Artica.

Mattia Barbieri, UNO the full frontal – Exhibition view, Dimora Artica, 2016 – Courtesy Dimora Artica.

Mit Borras, LOVE DRONE – Exhibition view. Dimora Artica, 2018 – Courtesy Dimora Artica, ph. Michele Fanucci

Gioia Di Girolamo, Assisted Service for Miracle Reactions, Exhibition view. Dimora Artica, 2018 – Courtesy Dimora Artica, ph. Massimiliano Costantini